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Cronaca

Strage Bologna, 36° anniversario all'insegna della lotta "contro ogni forma di terrorismo"

E Merola lancia idea: Creare a Bologna un centro di documentazione sul terrorismo e lo stragismo per "diffondere la conoscenza dal basso" e "ramificare nei luoghi di culto e nei rioni patti di collaborazione contro il terrorismo"

Lotta contro ogni forma di terrorismo. Questo il messaggio che è stato urlato con forza oggi, in occasione del 36° anniversario della strage alla stazione di Bologna. Per la prima volta ha preso parte al corteo in memoria delle vittime anche la Comunità islamica, con un lungo striscione su cui si legge appunto "Contro tutti i terrorismi". Hanno incassato  applausi, piu'' volte, durante il corteo che si snoda verso la stazione .  

Prima di partire, in piazza del Nettuno il coordinatore della comunità Yassine Lafram torna a parlare: "Siamo qui per urlare la nostra voce per rimarcare, ancora un'altra volta la nostra totale condanna di qualsiasi forma di terrorismo, qualsiasi forma di violenza". Dopo l'11 settembre, aggiunge, "molto è cambiato per noi, soprattutto nella comunità islamiche in Occidente", per questo "abbiamo alzato il livello di attenzione, stiamo attenti alle moschee e alle prediche degli Imam, ai potenziali cattivi maestri. E, nel caso ci fosse un malvivente, lo denunciamo".

"La forte e convinta reazione popolare alla strage di Bologna del 2 agosto del 1980, che si espresse anche attraverso imponenti manifestazioni, impedì al terrorismo neofascista di destabilizzare le istituzioni democratiche spingendole verso derive autoritarie. Oggi c'è un'altra specie di terrorismo, quello jihadista, che ha anch'esso l'obbiettivo di dividere il Paese spingendolo verso derive razziste e liberticide per creare l'humus di uno scontro di religione tra cristiani e musulmani, nel quale, tra l'altro, potrebbe riprendere vigore anche la violenza fascista, i cui segnali inquietanti sono presenti in tutt'Europa". Così in una nota Lorena La Spina, segretario dell'associazione nazionale Funzionari di Polizia (Anfp). "Ci auguriamo - prosegue La Spina - che gli immigrati musulmani sappiano reagire senza tentennamenti al terrorismo fondamentalista, che si trincera dietro la religione per compiere crimini barbari ed inumani. La preghiera comune di domenica scorsa, che ha visto vicini cattolici e musulmani nello sdegno e nella condanna del jihadismo è un importante segnale di speranza su cui tessere un percorso di collaborazione tra comunità islamiche ed Autorità di polizia, per contrastare le infiltrazioni e le insorgenze terroristiche". La collaborazione non è delazione, sottolinea il segretario dell'Anfp, "ma costruzione lungimirante di un futuro di integrazione civile e di condivisione dei valori fondanti del nostro Paese, ove gli immigrati islamici hanno scelto di vivere".

"La sicurezza passa anche attraverso il coinvolgimento, la partecipazione e la collaborazione della società civile, indipendentemente dalla nazionalità dei suoi componenti. È senz'altro vero che ci servono uomini e mezzi, ma - conclude - è anche vero che qualunque progetto che si basi unicamente sulla presenza fisica delle Forze dell'ordine sul territorio è fatalmente destinato a fallire". 

IDEA MEROLA CENTRO VS TERRORISMI.  Creare a Bologna un centro di documentazione sul terrorismo e lo stragismo, per "diffondere la conoscenza dal basso" e "ramificare nei luoghi di culto e nei rioni patti di collaborazione contro il terrorismo". È la proposta che il sindaco Virginio Merola lancia a istituzioni e associazioni dal palco di piazza Medaglie d'oro, davanti alla stazione di Bologna, questa mattina durante la commemorazione della strage. Il ricordo delle vittime del terrorismo fascista di 36 anni fa si allarga infatti a chi ha perso la vita per mano dell'Isis. Dal palco Merola ricorda i morti di Parigi, Bruxelles, Nizza, Rouen e Orlando, ma anche le vittime in Siria e Iraq e i "troppi morti sui barconi nel Mediterraneo". Con la voce spesso rotta dalla commozione, il sindaco ha citato il discorso dell'ex primo cittadino Renato Zangheri pronunciato nel 1980. Ha ricordato che Bologna, dopo la bomba in stazione, diede prova di "fermezza e dignità", di "solidarietà e coraggio", che "è entrata nella storia. Questa è Bologna- rivendica il sindaco- e oggi lo dobbiamo riaffermare con rinnovata determinazione, rispetto a questo nuovo terrorismo fanatico e nazista. Lo sconfiggeremo, come abbiamo sconfitto il terrorismo fascista, le Brigate Rosse e il nazifascismo. Ma sarà una battaglia lunga".

Merola loda la comunità islamica che oggi ha partecipato alla manifestazione con uno striscione "contro tutti i terrorismi". Il sindaco esorta tutti i cittadini musulmani a "prendere una posizione forte" contro il terrorismo, ricordando anche le "tante vittime di fede islamica" che ha mietuto l'Isis.

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