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Cronaca

Strage di Bologna, Report: "Qualcuno chiese aiuto per espatriare, prima della bomba"

La trasimssione di inchiesta della tv pubblica annuncia rivelazioni inedite sui contatti tra eversione nera e sponde oltremanica per ottenere protezione alla vigilia della bomba alla stazione

Un "retroscena inedito sulla strage di Bologna del 1980". E' con questo che Report anticipa lo spezzone di una inchiesta di questa sera, su Raitre alle 21:30, nel quale si annuncia una rivelazione, "un retroscena inedito sulla strage di Bologna", che porterebbe a ulteriore collegamento tra il mondo dell'eversione neofascista e bomba scoppiata il 2 agosto in stazione.

L’inchiesta è di Giorgio Mottola che, con la consulenza di Andrea Palladino, sarà "un viaggio nell’impero finanziario dell’estrema destra dagli anni ’80 a oggi, che termina con l’incontro di uno dei ricchi latitanti neofascisti riparati a Londra e diventati imprenditori di successo".

A 'Che tempo che fa', il conduttore della trasmissione di inchiesta, Sigfrido Ranucci, racconta "abbiamo scoperto che c'è stata una persona che avrebbe chiamato un referente in Inghilterra chiedendogli aiuto per rifugiare alcuni latitanti neofascisti che si sarebbero resi autori di azioni violente nel Paese". Questo, aggiunge, avvenne "pochi mesi prima della strage di Bologna, e l'infiltrato che aveva ricevuto questa comunicazione l'ha comunicata alla Polizia inglese, ma quando è arrivata in Italia è stato cambiato il nome del neofascista che aveva chiesto aiuto". 

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