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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ustica, la Cassazione conferma il depistaggio: 'Mancano solo i copevoli'

"Definitivamente accertato, tesi del missile ormai consacrata" quindi un nuovo processo civile per valutare le responsabilità. Il DC9 Bologna-Palermo fu abbattuto il 27 giugno 1980

Il "depistaggio" delle indagini sul disastro aereo di Ustica deve considerarsi "definitivamente accertato" e per questo serve il nuovo processo civile per valutare la responsabilità dei ministeri della Difesa e dei Trasporti nel fallimento della compagnia aerea Itavia. Lo ha deciso la Cassazione dando ragione al ricorso degli eredi della proprietà dell'Itavia (GUARDA IL VIDEO). 
Con una nuova sentenza della Terza sezione civile depositata oggi, la Cassazione torna ad occuparsi di Ustica e lo fa accogliendo il ricorso di Luisa Davanzali, erede di Aldo, patron della compagnia aerea Itavia fallita sei mesi dopo il disastro. Ai Davanzali la Corte di appello di Roma aveva sbarrato la strada alla richiesta di risarcimento danni allo Stato, nonostante i depistaggi. Per la Cassazione il verdetto d'appello "erra" ad escludere "l'eventuale efficacia di quella attività di depistaggio" e l'effetto sul dissesto. 

La tesi "del missile sparato da aereo ignoto", quale causa dell'abbattimento del DC9 Itavia partito da Bologna e diretto a Palermo, caduto al largo di Ustica il 27 giugno 1980, risulta "oramai consacrata" anche "nella giurisprudenza" della Cassazione. Lo sottolinea la stessa Suprema corte accogliendo il ricorso dell'erede del patron della compagnia area Itavia.

''E' una buonissima notizia, l'ennesima buona notizia che arriva della Cassazione in sezione civile. L'ennesima conferma di quello che già sappiamo: sappiamo quello che è successo, ora mancano solo i colpevoli''. Lo ha detto, commentando così la pronuncia, Daria Bonfietti, presidente dell'associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica.

"La  sentenza  del  gennaio  scorso  con cui la Cassazione ha condannato lo Stato al risarcimento dei familiari delle vittime della strage di Ustica ha posto  un  punto  fermo: l'aereo fu abbattuto da un missile" è il commento del Sindaco Virginio Merola "ora l'ennesima conferma, quello  dell'avvenuto depistaggio.  La  sentenza  è  una  buona notizia,  adesso  però devono essere scoperti i colpevoli di quella strage. In  questo il Comune di Bologna sarà sempre al fianco dell'associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica".

Ad avviso dei supremi giudici, comunque, dal momento che è accertato il depistaggio delle indagini da parte di ufficiali dell'Aeronautica diventa anche "irrilevante ricercare la causa effettiva del disastro", e questo "nonostante la tesi del missile sparato da aereo ignoto, la cui presenza sulla rotta del velivolo Itavia non era stata impedita dai ministeri della Difesa e dei Trasporti, risulti ormai consacrata pure nella giurisprudenza di questa Corte". Ora i due Ministeri torneranno sotto processo.

27 giugno 1980: il Museo della Memoria di Ustica

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