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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Residenti, oltre l'11% sono stranieri: ecco l'identikit degli immigrati nella nostra Provincia

Crevalcore è il Comune con la percentuale di stranieri maggiore tra i propri residenti. I rumeni sono la fetta più alta degli immigrati nella nostra Provincia. Matrimoni misti in aumento: pari al 13,6% delle unioni

Pubblicata l'edizione 2013 del Profilo socio-demografico dei cittadini stranieri in provincia di Bologna.  Il volume, realizzato per l'Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia  dalla Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo, contiene una ricca serie di dati sulla presenza, le caratteristiche e le tendenze in atto relativamente ai residenti ed ai soggiornanti stranieri a Bologna e provincia.
Numerose le analisi proposte, anche con un'ottica comparativa: la distribuzione sul territorio, le provenienze e i movimenti, le variabili di genere e di generazione, i matrimoni, le acquisizioni della cittadinanza italiana. I punti salienti che emergono dallo studio sono i seguenti:

NUMERI E INCIDENZE. Gli stranieri residenti in provincia di Bologna al 1° gennaio 2013 sono 114.485, pari all’11,4% della popolazione residente complessiva. Se si considerano i soli cittadini extracomunitari, si perviene a un tasso di incidenza pari all’8,6%.
Rispetto all’incidenza percentuale della popolazione straniera, il comune di Bologna si colloca al quinto posto con il 14,6%, preceduto dai comuni di Crevalcore (16,0%), Vergato (15,4%), Bazzano (15,3%) e Sant’Agata Bolognese (14,7%). Sono complessivamente 16 i comuni bolognesi a collocarsi sopra l’incidenza media provinciale dell’11,4% e sono 27 quelli sopra il 10%.
In provincia di Bologna, dal 1998 al 2013 la popolazione straniera è aumentata di oltre 90mila unità, ma la componente italiana è rimasta pressoché costante, con un tasso di crescita assai contenuto. Ciò significa che l’incremento della popolazione totale è da attribuire quasi esclusivamente all’aumento dei cittadini stranieri.

PAESI. Il Paese di cittadinanza più rappresentato è la Romania (21.216 residenti in provincia di Bologna al 1° gennaio 2013, pari al 18,5% del totale degli stranieri residenti). Al secondo posto il Marocco (15.308 residenti, pari al 13,4%) e al terzo l’Albania (8.196 residenti; 7,2%). I cittadini stranieri provenienti da un Paese dell’Unione europea a 27 sono 28.281, pari al 24,7% del totale degli stranieri residenti in provincia.

GENERE. Nel 1992 le donne erano poco più di un terzo della popolazione straniera. A partire dal 2006 diventano più della metà, per arrivare al 1° gennaio 2013 ad attestarsi al 52,0%. Fra i primi gruppi nazionali stranieri più numerosi nella provincia, le donne sono in maggioranza fra ucraini, moldavi e rumeni.

ETA'. La popolazione straniera è più giovane di quella italiana: gli italiani residenti nella provincia di Bologna hanno un’età media di 47 anni, contro un’età media di 33 anni degli stranieri. I minori stranieri residenti nella provincia di Bologna al 1° gennaio 2013 sono oltre il 16% del totale dei minori residenti.
I bambini stranieri nati nella provincia di Bologna nel 2012 sono 1.859, pari al 22,0% del totale dei nati nell’anno.

MATRIMONI. Degli oltre 2.700 matrimoni celebrati nel 2011 nella provincia di Bologna, il 13,6% è stato celebrato fra coppie miste (cioè fra un italiano/a e una straniera/o); i matrimoni celebrati fra sposi entrambi stranieri sono stati il 3,6% (per un complessivo 17,2% di matrimoni celebrati con almeno uno sposo straniero).

CITTADINANZA ITALIANA. Nella provincia di Bologna il numero di acquisizioni di cittadinanza italiana è sestuplicato dal 2002 al 2012, passando dagli iniziali 301 casi agli attuali 1.893.
Nei primi anni del Duemila, l’acquisizione della cittadinanza italiana ha interessato soprattutto le donne, mentre negli ultimi anni questa differenza di genere è sostanzialmente scomparsa.

“La presenza di cittadini stranieri sul territorio – è il commento della presidente della Provincia Beatrice Draghetti - deve essere letta come una componente che è necessario conoscere a fondo per governare i cambiamenti di lungo periodo in atto. Investire in ricerca è essenziale innanzitutto perché significa offrire strumenti di orientamento imprescindibili per chi programma servizi e interventi del welfare locale”.

"Grazie a elaborazioni originali e inedite condotte con la collaborazione dell’Ufficio Statistica della Provincia di Bologna sulle informazioni contenute nelle anagrafi comunali - commenta il direttore scientifico, professor Asher Daniel Colombo, dell'Istituto Cattaneo - il rapporto mostra una rilevante distanza tra le famiglie straniere - intese come famiglie in cui tutti i membri sono cittadini stranieri - e quelle italiane. Infatti, tra le famiglie straniere la quota sia di persone sole sia di famiglie numerose è decisamente più alta di quella che si registra tra le famiglie italiane.
L'alta presenza di famiglie unipersonali è un segnale della mai cessata vitalità delle immigrazioni da lavoro di adulti, e sempre più di adulte, mentre quella delle famiglie numerose è una prova di una difformità decisa e strutturale tra le forme di famiglia degli stranieri e quelle degli italiani, in particolare in un'area di così rapido cambiamento demografico come quella in cui viviamo.
Si tratta una difformità che pone - e sempre più porrà - domande di rilievo alle amministrazioni pubbliche."

Il “Profilo socio-demografico dei cittadini stranieri in provincia di Bologna” rappresenta la prima delle tre parti in cui si articolerà il rapporto complessivo “Cittadini stranieri in provincia di Bologna: caratteristiche e tendenze”, con cui si intende fornire un quadro complessivo della popolazione straniera presente nella provincia di Bologna. Le altri parti saranno dedicate a: scuola, formazione e università (uscita prevista a marzo 2014), e mercato del lavoro, casa, sanità, servizi socio-sanitari e giustizia (a luglio 2014).

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