rotate-mobile
Cronaca

Preside ai domiciliari, ex alunni: "L'avete messa al muro"

Il caso del ragazzino gettatosi dalla finestra di un istituto scolastico bolognese e la condanna della preside. La difesa di una ex alunna: "Caso politicizzato, non se lo merita"

La storia di un ragazzo di soli 13 anni che, da una delle stanze di un Istituto scolastico bolognese  si gettò dalla finestra (probabilmente perchè punito) e la condanna nei confronti della  preside (poi ribaltata in appello, ndr) alla quale sono stati dati i domiciliari e l'obbligo di risarcimento al fratello del ragazzo, oltre alle spese processuali. A qualche giorno dalla sentenza, una lettera arriva da una ex-alunna della scuola.

Potrebbe interessarti: https://www.bolognatoday.it/cronaca/suor-stefania-vitali-condanna-ragazzo-finestra-scuola.html
Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/BolognaToday/16365
Sono un’ex-studentessa, come tante, ma a scuola ero Camilla, e poi c'è Sara, Giulia, Marta, Michele, Enrico, Filippo…e molti altri ce ne saranno ancora, e la preside li conosce Tutti per nome. Questa è la Scuola che da tanto dirige, con passione, dove al centro c'è la persona, l'educazione, il diventare adulti. La sua presenza costante, la sua attenzione al singolo studente si vive tutti i giorni. Si informa su ognuno di noi e cerca sempre di spingere tutti a dare il massimo, a mettere le ali per crescere come persone consapevoli.

Io non c'ero quel giorno, ma posso dire che quel ragazzo non era "in attesa di chissà quale punizione" come tanti hanno detto, probabilmente stava solo riflettendo insieme ad un adulto su ciò che è bene e su ciò che è, o può essere, male: una conversazione di crescita, di quelle che dovrebbero essere giornaliere a scuola e nella famiglia. Ma oggi, e ieri, e domani sono giorni in cui è importante strumentalizzare e politicizzare gli accadimenti, senza riguardo al dolore e ai segni che certi eventi possono lasciare nell'anima...

Con un nulla si pesta sui sentimenti e non si ha riguardo all'impegno messo in passato, oggi nonostante tutto, e che metterà anche domani: nessuno parla della Sua dedizione ai ragazzi, dei Suoi sorrisi nel corridoio, delle Sue confortanti carezze e dei Suoi "credo in te". Io questo conosco della mia ex preside, e trovo che nessun giornalista oggi meriti questo nome con la G maiuscola. Si fanno solo gli interessi della testata, si ha riguardo solo agli ordini del direttore e, soprattutto, l'importante è dare in pasto alle stampanti fiumi di parole, se cattive è meglio perché lasciano maggiormente il segno.

Sono certa che lunedì, ormai, sui giornali sarà tutto dimenticato per lasciare spazio agli esiti del referendum, tralasciando che nel giro di poche ore si sono pubblicati innumerevoli articoli mettendo letteralmente al muro una persona che ha sempre messo passione nella sua missione, fin da quando, come mi raccontò una volta, aiutava soltanto i ragazzi a studiare. Io so anche, però, che la preside è forte, è la roccia su cui i suoi ragazzi possono contare, perché Lei stessa è abbarbicata alla roccia più solida di tutte, la fede. 

(ultimo aggiornamento: 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Preside ai domiciliari, ex alunni: "L'avete messa al muro"

BolognaToday è in caricamento