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Cronaca Centro Storico / Via dell'Indipendenza

Nuovo supermercato di fianco alla Cattedrale? No degli architetti

Disapprovazione al progetto di uno spazio da 650 metri quadrati: "Con immancabile spazio di ristorazione e probabile estensione anche sulla terrazza in copertura"

No al nuovo supermercato di fianco alla cattedrale di San Pietro. E' l'appello rivolto al sindaco Virginio Merola e alla soprintendente Cristina Ambrosini, a firma di Pietro Maria Alemagna, Jadranka Bentini, Pierluigi Cervellati, Carlo De Angelis, Anna Maria Matteucci Armandi e Eugenio Riccomini.

Una lettera di disapprovazione al progetto di un negozio da 650 metri quadrati ("con immancabile spazio di ristorazione di altri 300 metri quadri e probabile estensione anche sulla terrazza in copertura") accanto alla cattedrale di Bologna. "La città del cibo dilaga ormai senza ostacoli nella nostra citta' storica occupando anche gli edifici, come questo che ha una storia antica tutta intrecciata con la nostra cattedrale", lamentano gli esperti.

La notizia, proseguono, "non può passare sotto silenzio e non puo' non far riflettere sul futuro del nostro centro storico gia' stravolto dall'uso incongruo delle sue piazze, dai container che ingombrano spazi la cui dignità pretenderebbe ben altro rispetto, dalla lenta ma inesorabile trasformazione di intere zone in una lunga successione di ristoranti e vendite di alimentari e in tanti luna park notturni stracolmi di attività dedicate alla somministrazione esclusiva di cibi e bevande".

Gli esperti assicurano: "Non mancano oggi gli strumenti legislativi per opporsi alle liberalizzazioni che hanno sottratto da tempo all'amministrazione la possibilità di pianificare le funzioni commerciali nel proprio territorio lasciando campo libero alla con cui si danno più poteri ai sindaci per regolamentare il commercio nelle zone di maggiore pregio artistico e architettonico, a partire dai centri storici". 

Si cita in particolare il decreto "Unesco" varato a suo tempo dal Governo italiano. "All'uscita del decreto- ricordano i firmatari della lettera- l'allora assessore competente Lepore, soddisfatto del provvedimento, aveva immediatamente dichiarato che si sarebbe avvalso del nuovo strumento a partire dalla zona universitaria e dal quadrilatero. Ciò nonostante niente si è fatto fino ad ora. E' arrivato veramente il momento invece di partire con un'azione decisa e lungimirante che porti a riequilibrare in tutta la citta' storica le attivita' a difesa del suo patrimonio storico e dei suoi caratteri funzionali consolidati".

Di qui l'invito al Comune ma "in special modo il nuovo soprintendente, per le funzioni che a lui specificamente competono a termini di legge, ad operare immediatamente a partire dal rifiuto di questo nuovo progetto che non puo' che trovare il netto dissenso di quanti hanno a cuore e si prendono ancora cura di questa nostra città".
(Dire) 

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