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Cronaca

T-days, disabili "piu' penalizzati che pedonalizzati"

“Sul bus le carrozzine non salgono, le strade di accesso alla T solo per lasciare i disabili, ma non si possono lasciare soli minori o anziani. I motorini elettrici non possono essere ricaricati, mancano colonnine...”

“Sul bus le carrozzine non salgono, le strade di accesso alla T solo per lasciare i disabili, ma non si possono lasciare soli minori o anziani. I motorini elettrici non possono essere ricaricati, mancano colonnine...” Anche Italia Garantista alla manifestazione contro l'amministrazione bolognose per la chiusura della "T",con l'intervento del presidente del dipartimento sicurezza Domenico Marigliano il quale ha dichiarato, "e' una vergogna che una citta' come Bologna non riesca a prendere delle decisioni in merito alla situazione dei disabili, i quali hanno tutto il diritto di circolare per le vie della citta'...".

Italia garantista sollecita la giunta Merola: "questi cittadini sono persone come gli altri e che anche loro contribuiscono alla vivibilita' e alle problematiche della nostra citta' pagando tasse, e contributi per le casse del comune, soldi di contribuenti che servono anche a pagare gli stipendi della giunta e anche dell'assessore Colombo che dovrebbe avere almeno un po' di rispetto per le persone che lottano per i loro diritti"..

Italia Garantista sarà al fianco di Giovanna Guerriero, presidente della Consulta per il superamento dell'handicap di Bolognae della sua associazione portando avanti la voce di questi nostri connazionali che hanno lo stesso diritto di circolare sulle strade, nelle piazze, della nostra amata Bologna.Lo slogan "Piu' penalizzati che pedonalizzati", e' uno dei piu' belli che fanno capire alla giunta che queste persone non vogliono essere penalizzatima che vogliono vivere in piena efficienza le vie della loro citta'.

L'altro giorno in piazza Maggiore una cinquantina di persone, tra sostenitori normodotati e cittadini in carrozzina, hanno protesto contro la chiusura della 'T' del centro storico. I manifestanti impugnano cartelli che invocano ad un ascolto maggiore da parte della giunta, e altri che ribadiscono la necessita' di fornire mezzi adeguati e parcheggi ai cittadini disabili. L'assessore comunale alla Mobilita', Andrea Colombo, e' il bersaglio preferito: viene sfidato a sedersi in carrozzina e a provare a girare in citta' per le strade con le buche. Un altro cartello, invece, recita: "Non abbiamo le ali come il 'colombo'".

I partecipanti urlano slogan e rumoreggiano con i fischietti, attirando l'attenzione dei passanti, che si avvicinano incuriositi. "Vogliamo vivere come tutti gli altri", sostiene Giovanna Guerriero, presidente della Consulta per il superamento dell'handicap di Bologna, che aggiunge: "Dar' un'altra settimana al sindaco per fare marcia indietro, poi iniziero' lo sciopero della fame". Da sabato prossimo, infatti, Guerriero, che si incatenera' di fronte a Palazzo D'Accursio, replichera' la protesta ogni giorno dalle 8 del mattino alle 20. "Mi incateno per dimostrare l'impedimento che noi disabili siamo costretti a subire", e aggiunge: "Da sabato ritornero' a casa tutti i giorni, ma saro' a disposizione di ogni medico che vorra' visitarmi, per controllare che lo sciopero sia vero". Subito dopo, un sassofonista continua a suonare la canzone "Volare", sintetizzando ironicamente con le note del classico italiano la condizione di impossibilita' dei cittadini disabili bolognesi....

 

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