rotate-mobile
Cronaca

Tassa di soggiorno a Bologna. Albergatori: 'Perderemo competitività'

Spunta l'imposta nel bilancio della Giunta e l'assessore Lepore rassicura le associazioni di categoria deluse: "La useremo per finanziare la filiera dell'accoglienza"

Spunta la tassa di soggiorno nel primo schema di bilancio della Giunta di Bologna. L'intorduzione, confermata al termine della riunione di ieri tra associazioni di categoria e amministratori locali è stata accolta dal malcontento degli addetti ai lavori, che hanno sempre sottolineato la contrarietà alla tassa nella quale vedono una minaccia per la salute del turismo felsineo. Di parere del tutto oppoeto è invece il coordinatore di Giunta Matteo Lepore per il quale, infatti, l'imposta "sarà uno strumento utile per investire nella riqualificazione della città".

Agli albergatori non sono state però spiegate le modalità di applicazione della nuova tassa che, con le aliquote massime, potrebbe valere anche sei milioni. "E' la prima volta che si applica a Bologna e bisognerà prenderci le misure", ha spiegato Lepore, assicurando che le modalità di applicazione "saranno discusse in un percorso di concertazione con le categorie come prevede la legge". Intanto, ha aggiunto, "ci prendiamo ancora qualche settimana per definire gli importi e ci sarà un regolamento apposito". Di certo, ha sottolineato Lepore, "non la useremo per coprire i buchi, ma per finanziare l'occupazione e la filiera dell'accoglienza".

E sul rischio che Bologna venga penalizzata a favore di altre città della regione che non la introdurranno (come Ferrara, Riccione e forse Rimini), Lepore ha riconosciuto che "un coordinamento degli enti locali sarebbe importante, ma noi dobbiamo avanzare una proposta turistica di qualità: siamo i primi a scommetterci, ma siamo convinti di avere come città più potenzialità di altre in regione".

La bocciatura delle associazioni di categoria (all'incontro hanno partecipato Unindustria, Federalberghi-Ascom e Assohotel-Confesercenti), è stata però senza attenuanti. "Così perderemo competitività come sistema turistico bolognese", ha spiegato Loreno Rossi di Confesercenti, secondo il quale "in una fase così delicata di crisi economica, se ne farebbero carico gli albergatori". Per questo hanno chiesto "di applicarla al minimo possibile" e di reinvestire il ricavato sul turismo, "uno dei pochi settori su cui Bologna può puntare per crescere". Celso De Scrilli di Federalberghi si è detto "preoccupato per un eventuale calo di presenze", mentre il direttore generale di Ascom Giancarlo Tonelli ha ricordato come "gli alberghi siano già coinvolti dagli aumenti Imu". C'é poi un altro problema, la riscossione del tributo: "E' particolarmente complessa, a Roma hanno incassato solo il 30% di quanto previsto". Infine De Scrilli ha inviato una frecciata al Pd: "Si è sempre detto contrario, ma qui sostiene il contrario di quanto dice".


(ANSA)
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tassa di soggiorno a Bologna. Albergatori: 'Perderemo competitività'

BolognaToday è in caricamento