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Tassisti contro le auto blu, concorrenza sleale: lasciano scoperte le loro zone per lavorare in città

E' il presidente UriTaxi Ermanno Simiani a spiegare perchè i taxi sono sul piede di guerra: "Sono oltre 150 le ncc irregolari a Bologna, abbiamo chiesto un tavolo con il Comune per risolvere la questione una volta per tutte"

Tassisti sul piede di guerra. E' Ermanno Simiani presidente Emilia-Romagna UriTaxi (Unione di Rappresentanza Italiana dei Tassisti) a spiegare qual è il nocciolo della questione e il motivo per cui è stata chiesta un'interrogazione al consiglio comunale di Bologna: mentre a Torino i tassisti hanno protestato contro l'applicazione "Uber Pop" a suon di Je suis taxi legale, sotto le Due Torri si cerca di combattere la "concorrenza" sleale delle auto blu/autonoleggio.

IL PROBLEMA DELLE AUTO BLU IRREGOLARI. In particolare "Il problema che persiste da diversi anni e più volte sottoposto all'amministrazione comunale senza seguito - spiega Simiani - riguarda i noleggiatori di auto che infrangono le regole operando nel territorio bolognese venendo da fuori. Mi spiego: il luogo della rimessa del mezzo deve coincidere con quello in cui si esercita la professione. O meglio, dovrebbe, visto che molti conducenti dei comuni fuori Bologna ogni giorno vengono in città e nonostante sia loro  vietata l'occupazione del suolo pubblico attendono qui di fare le loro corse urbane: così facendo, non solo lasciano la loro zona scoperta dal servizio di autonoleggio, ma mettono in difficoltà anche i loro colleghi del ncc". La legge che infrangerebbero è la 21/92.

I NUMERI: OLTRE 150 LE NCC IRREGOLARI. A Bologna i taxi sono 706 e le auto blu autorizzate sono 300. Ci sono poi le auto ncc 'incriminate', ovvero quelle che anche se non dovrebbero (perchè appartenenti ad altri territori) lavorano sul nostro comune: sarebbeto fra le 150 e le 160. Alla commissione trasporti in Sala Bianca a Palazzo d'Accursio è stata aperta una discussione proprio su questa tematica, aperta dal consigliere FI Daniele Carella, che si è fatto portavoce delle richieste dei tassisti: "Basterebbe modificare la lista bianca delle targhe a cui è concesso accedere al centro" la sua proposta. E a Simiano piace, anche se tiene molto a sottolineare che i tassisti bolognesi non vogliono fare guerra ai noleggiatori che hanno i permessi del Comune "Ma vogliamo combattere quei noleggiatori che vengono da fuori a farci concorrenza sleale".

Il Comune di Bologna inoltre, nel suo regolamento, ha un articolo (l'Articolo 39) che a differenza della legge nazionale concede 24 ore per mostrare, in caso di controllo, il foglio di servizio (una sorta di 'registro' delle corse) mentre altrove deve essere sempre tenuto sulla vettura ed essere mostrato su richiesta. "Inoltre in queste ore si attende l'esito di una proposta di legge sul trasporto pubblico non di linea che potrebbe peggiorare ulteriormente le cose per noi tassisti - continua Simiani - visto che prevede fra le altre cose  l'abolizione della territorialità e dell'obbligo di rimessa".

L'incontro a Palazzo d'Accursio è stato costruttivo? "Abbiamo chiesto l'apertura di un tavolo tecnico urgente e abbiamo avuto come interlocutore, oltre che i consiglieri, anche Antonella Sala della Polizia Municipale di Bologna: abbiamo fissato un appuntamento e speriamo di venirne finalmente fuori".

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