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Cronaca Centro Storico / Via Ugo Bassi

T-days: disabili in sciopero della fame, negozianti inviperiti: '-30% vendite"

Il nuovo progetto pedonalità contestato da Associazioni disabili, che lamentano: 'Emarginazione'. Ascom, dati alla mano dal 1°weekend di blocco del traffico, lancia allarme: 'Così si svuota il centro'

Si avvicina il secondo weekend all'insegna dei T-days, ovvero al pedonalizzazione completa della 'T' (via Indipendenza, Rizzoli, Ugo Bassi). Se il primo fine settimana di blocco totale del traffico (dalle auto, ai motorini, fino a bus e taxi) è passato senza proteste in strada, in rispetto al lutto cittadino proclamato per la morte del consigliere Maurizio Cevenini, sabato e domenica prossime si preannunciano assai movimentate.

Sul piede di guerra in prima fila i commercianti, invisi al progetto fortemente voluto dalla Giunta Merola, già dallo stato embrionale della proposta. A loro, si affiancano poi diverse associazioni di disabili, che addirittura promettono di ingaggiare un duro sciopero della fame difronte alla sordità degli assessori alle loro ragione. Per i portatori di handicap, come per gli anziani con difficoltà deambulatorie, infatti, la chiusura del cuore cittadino ai mezzi di trasporto ne compromette - lamentano - l'accesso.  Bandendo dalla 'T' anche i mezzi di trasporto del disabile, considerati dai portatori di handicap un' "estensione del proprio essere individuo libero significa costringere molti concittadini alla emarginazione e a una realtà iniqua".

Oltre a sollevare battaglie in difesa dei diritti all'indipendenza e all'integrazione, i T-days smuovono anche le ragione dei lavoratori. "Le rilevazioni condotte dal Centro Studi di Confcommercio Ascom Bologna - come rivela in una nota il presidente Enrico Postacchini - hanno evidenziato come sabato 12 maggio (primo giorno dei T-day permanenti ) si sia registrato un calo degli incassi medio del 30%".
Il calo - aggiungono i commercianti - "ha riguardato i negozi del centro storico e si segnala, negativamente, che esso ha colpito in maniera sorprendente anche i pubblici esercizi (bar e ristoranti). In sostanza il T-days ha ottenuto il risultato di realizzare una perfetta operazione di outgoing più che di incoming".
Il braccio di ferro tra Amministrazione comunale e Ascom prosegue: da un lato i primi continuano a difendere l'apprezzamento dell'iniziativa, dall'altro i secondo sostengono: "I T-days non piace alla stragrande maggioranza dei cittadini e non rappresenta una modalità moderna da percorrere per rinnovare il centro storico".

 

 

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