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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Terremoto | Primi indagati per crolli. Gabrielli: “Emergenza nazionale”

Franco Gabrielli, numero uno della Protezione Civile, ha incontrato Vasco Errani: accordo siglato per ammortizzatori. Intanto almeno 20 nel registro degli indagati

Ho trovato una grande coesione qui e questo ha reso possibile l'accordo sugli ammortizzatori che è stato siglato. Non deve essere considerato scontato e ovvio. Questa è una realtà molto motivata". Parola del numero uno della Protezione civile, Franco Gabrielli, a Bologna per l'incontro con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, e con le parti sociali e produttive delle aree colpite dal sisma. "Il presidente Errani, col quale oggi ho visitato le aree colpite - ha detto Gabrielli - è preoccupato che questo, però, non si trasformi in un'arma a doppio taglio", ma la grande coesione e motivazione "non può e non deve essere un handicap. Il territorio sta facendo la sua parte - ha precisato - ma l'emergenza è nazionale e lo Stato deve fare la sua parte". Gabrielli, ha anche detto che il sisma in Emilia, "di cui avreste fatto volentieri a meno, è l'occasione per sperimentare il nuovo decreto legge e disegnare un nuovo modello di Protezione civile, non più onnipresente ma attiva solo sulle questioni specifiche. Questo è un banco di prova importante".

Nel frattempo ci sono i primi indagati per il crollo dei capannoni, causato dal terremoto. Una ventina di persone, tra legali rappresentanti delle aziende coinvolte, tecnici e progettisti, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Ferrara. Il reato ipotizzato è omicidio colposo. Un atto dovuto, per consentire il proseguimento degli accertamenti, mentre la terra continua a tremare.

"L'obiettivo è quello di accelerare la ricostruzione. Dobbiamo dare la speranza ai cittadini, alle imprese e ai lavoratori che vogliamo anticipare la ripartenza", afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, che oggi pomeriggio ha riunito in Regione le forze sociali e imprenditoriali - 5 mila le persone rimaste senza lavoro - per fare il punto sui danni subiti. "Il continuare dello sciame sismico produce una situazione di tensione permanente", aggiunge Errani, ribadendo che questa deve essere considerata "un'emergenza nazionale" e che "occorre l'impegno solidale di tutto il Paese".

EMERGENZA NAZIONALE. Il governo ha stanziato, con il decreto che ha proclamato l'emergenza nazionale, i primi 50 milioni di euro e altre risorse arriveranno grazie al taglio dei rimborsi elettorali ai partiti, come prevede un emendamento approvato ieri dalla Camera. Le banche, invece, hanno messo a disposizione un plafond di 800 milioni di euro, tra finanziamenti a tassi agevolati e una moratoria sulle rate dei mutui. Ed è probabile che arriveranno altri aiuti per far fronte ai danni di un terremoto che - dicono gli esperti in base alle rilevazioni satellitari - ha sollevato di 15 centimetri quell'area della Pianura Padana. Una forza pari a quella del sisma che ha distrutto l'Aquila. Non a caso la scossa delle 4.04 di domenica mattina ha distrutto torri, castelli e chiese, cancellando in pochi secondi un patrimonio culturale che era stato conservato nei secoli. E da cui ancora emergono nuove ferite nascoste. Come le crepe che oggi hanno spinto il sindaco di Sant'Agostino, Fabrizio Toselli, a ordinare l'evacuazione di un centinaio di persone dalle loro abitazioni di San Carlo. Oppure quelle che tengono ancora chiusa la parte centrale degli uffici della Procura di Ferrara. Gli stessi che indagano sul cedimento dei capannoni alla Tecopress, alla Sant'Agostino Ceramiche e alla Ursa di Bondeno che hanno provocato in tutto quattro delle sette vittime del terremoto. Operai al lavoro, uccisi mentre stavano terminando il turno di notte. I primi funerali si svolgeranno oggi.
 

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