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Cronaca

Terremoto, 14° giorno: altre 15 scosse nella notte. Aumentano le tendopoli

Ancora repliche, la più forte di mag. 3.2 con epicentro nel martoriato territorio di Finale Emilia. Per 14 mila ennesima notte fuori casa: diventano 35 i centri di accoglienza. Il punto della situazione e l'emergenza raccontata attraverso i numeri raccapriccianti

13ma notte di scosse. La pianura emiliana continua a tremare. Da mezzanotte alle 8 del mattino di oggi, 2 giugno, lo ha fatto altre 15 volte. Le repliche più forte - secondo i dati Ingv - di magnitudine 3.2, si è avvertita alle ore 00.52 e di mag 3.5 ore 1.07. Epicentro nel primo caso l'ormai martoriato Finale Emilia e, nel secondo ,  la zona tra Modena e Reggio Emilia . Nella giornata di ieri si sono registrate altre 71 scosse, la più potente di mag. 4, alle ore 16.58, (epicentro tra Modena e Reggio Emilia) .

I NUMERI DEL TERREMOTO. A parte il numero enorme di scosse - in 14 giorni se ne contano oltre 50 al giorno (con picchi di 80 repliche registrate al dì) per un totale approssimativo di più di 700 -  la situazione emergenziale è raccontata dai numeri snocciolati dalla Regione. Sono circa 13.700 le persone assistite in Emilia-Romagna nei 35 campi di assistenza allestiti dal sistema nazionale della protezione civile, nelle strutture al coperto (come scuole, palestre e caserme) e negli alberghi e campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Assohotel dalla Regione Emilia-Romagna. In particolare 9 mila cittadini sono accolti nei campi tende e 3.170 nelle strutture, mentre sono 1.200 quelli che hanno scelto le strutture alberghiere e ricettive.
Oltre 1.500 volontari di protezione civile sono impegnati sul territorio, soprattutto nel fornire assistenza alla popolazione, a cui si aggiungono gli operatori ed esperti della protezione civile, dei vigili del fuoco, delle forze armate e dell’ordine, degli enti locali al lavoro, per un totale di oltre 4.500 uomini e donne al lavoro.
300, infine in tunisini in fuga dall'Emilia, nella sola giornata di giovedì scorso: un esodo quasi di massa, conseguenza della psicosi colletiva scaturita dall'annuncio - infondato - dell'arrivo imminente di un 'Big one', un sisma distruttivo.

SCUOLE. I sindaci dei Comuni ricompresi nell’area colpita dal terremoto possono disporre la sospensione delle attività didattiche o la chiusura degli edifici scolastici in ragione dei danni effettivamente subiti dagli immobili o della condizioni di sicurezza complessive del territorio. Lo ricorda l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi. “Nelle aree colpite dall’emergenza del sisma l’anno scolastico corrente è comunque valido, anche se di durata complessivamente inferiore a 200 giorni, come precisato nei giorni scorsi dall’Ufficio scolastico regionale”, sottolinea Bianchi. “Stiamo lavorando insieme per adottare le soluzioni organizzative più opportune e mettere in condizione tutti gli studenti di terminare regolarmente l’anno scolastico, sia per quanto riguarda le attività didattiche che per le operazioni di scrutinio ed esami”.

L’incontro con Abi e gli istituti bancari. L’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, ha invece incontrato questa mattina i rappresentanti dell’Abi e degli istituti bancari presenti sul territorio, che si sono impegnati a mettere in campo interventi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Le banche hanno assicurato: un plafond per il credito superiore a 1 miliardo dieuro, con una "linea breve" per affrontare l'emergenza, e una ordinaria per la ricostruzione; l’allestimento di "banche mobili" per assicurare la presenza capillare di sportelli sul territorio; l’annullamento delle commissioni per prelievo bancomat, appena possibile e nelle zone impattate; la messa a disposizione nel tempo più celere possibile di carte di credito per chi abbia lasciato la propria in abitazioni inagibili e non possa quindi ritornarne in possesso.
Il "tavolo banche" si riunirà nuovamente tra martedì 5 e mercoledì 6 giugno, per fare il punto alla luce del decreto che sarà emanato dal Governo nazionale.

DRAMMI E SCIACALLI. Dura prova sia per il fisico che per la mente quanto si sta abbattendo sugli emiliani, così come riportano gli ultimi drammi registrati all'interno di alcuni centri di accoglienza . Ai disastri della natura, come se non bastasse, in queste ore si aggiunge la mano dell'uomo ad aggravare la situazione: nelle zone terremotate si fa stringente l'allarme sciacalli e mitomani, che spacciandosi per omini della Protezioni civile allertano su imminenti scosse per far evacuare edifici. Nel mirino ieri è finito anche l'ospedale Sant'Orsola di Bologna.

Ma i sismologi continuano a ribadire: 'Impossibile prevedere con precisioni quello che accadrà. Fin quando ci saranno scosse e di che entità si presenteranno'. Quindi allertano di diffidare di chi fa ipotesi certe, anche se possono pronosticare che in zona dovremmo aspettarci nuovi tremolii per 'le prossime settimane, forse mesi'.
Un fenomeno questo, senza precedenti (almeno dal 1540, ricordano gli esperti ) nella nostra zona, considerata a bassa sismicità.

AGGIORNAMENTI SUL TERREMOTO

INFO E NUMERI UTILI: Terremoto informazioni e numeri utili: verifiche agibilità, posti letto, donazioni e aiuti
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DANNI. Dalle prime notizie, nuovi danni paiono essere stati riportati ad edicifici storici di Pieve di Cento (BO), paese di Red Ronnie, che ha documentato gli attimi di panico dopo la forte scossa odierna: VIDEO. Qui a farne le spese ancora edifici storici: è implosa la cupola di una chiesa.
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registrati a Crevalcore, dove il centro è stato fatto sfollare.
Nel bolognese pure si conteggiano alcuni danni, evacuato anche il palazzo Comunale (dettagli), pericolante la chiesa di S Francesco.

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COME COMPORTARSI. Semplice regole comportamentali e accorgimenti da seguire, a volte possono anche salvare la vita durante eventi sismici di particolare rilevanza. La Protezione civile stila un decalogo su cosa fare e non fare prima, dopo, durante le scosse di terremoto. E allerta: "La maggioranza delle persone pensa che le vittime di un terremoto siano provocate dal crollo degli edifici. In realtà, molte delle vittime sono ferite da oggetti che si rompono o cadono su di loro, come televisori, quadri, specchi, controsoffitti."

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