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Cronaca

Terremoto, salgono a 7mila gli sfollati. Le tendopoli straripano, in arrivo i rinforzi

A fronte delle nuove richieste di assistenza avanzate dai cittadini, necessari nuove sistemazioni: 250 posti letti forniti dalle Regioni e Associazioni. Ecco ad oggi i numeri dell'accoglienza nei Comuni colpiti dal sisma

Straripano i centri di accoglienza approntati in Emilia dopo il terremoto che nell'ultima settimana si è abbattuta sull'Emilia, mettendone in ginocchio la popolazione come l'economia. E' salito a circa 7000 il numero degli sfollati, secondo i dati dell’Agenzia regionale di protezione civile. A fronte delle nuove richieste di assistenza avanzate dai cittadini, è stato necessario ricorrere a 4 nuovi moduli da 250 posti ciascuno, forniti dalle Regioni Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria e dall'associazione nazionale di Volontariato delle Misericordie che arriveranno entro la giornata di oggi.

A oggi dunque i numeri dell'accoglienza nei Comuni colpiti dal sisma sono: 12 campi di accoglienza, 46 strutture di accoglienza al coperto (palestre, strutture comunali ecc.), 14 alberghi.

I volontari di protezione vivile impegnati nell’attività di assistenza sono circa 1200, di cui 700 provenienti dall'Emilia-Romagna e 500 da altre Regioni. L'Agenzia regionale di protezione civile sta pianificando le turnazioni per garantire la prosecuzione delle attività di assistenza nei prossimi giorni.
Prosegue intanto l'attività delle squadre dei Vigili del Fuoco (3000 sopralluoghi e verifiche effettuate sugli edifici) e del Nucleo di Valutazione (cioè le squadre di tecnici della Protezione civile, del Servizio geologico regionale, dei Servizi tecnici di bacini, integrati da geometri e ingegneri volontari di protezione civile) che hanno effettuato un migliaio di accertamenti di agibilità.

L'Agenzia regionale di protezione Civile sta definendo un piano per le opere provvisionali su strutture ed infrastrutture pubbliche e private(si tratta di interventi da realizzare in tempi rapidi per garantire la pubblica incolumità e il rapido svolgimento delle operazioni di soccorso), in stretto raccordo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, i Sindaci, i Centri coordinamento soccorsi, i Centri unificati provinciali di protezione civile.

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