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Terremoto 15 luglio: bollettino scosse e ultime news

Nella notte scossa che ha toccato magnitudo 3. Intanto sindacati in lotta con le Poste, che rifiutano agevolazioni pro terremotati

15 luglio 2012, 55° giorno dall’inizio del terremoto in Emilia. Lo sciame sismico, in calo di portata, comunque continua  a palesare la propria presenza. Nella notte scossa registrata dall'Ingv poco dopo la mezzanotte (00.29) che ha raggiunto magnitudo 3 della scala Richter (epicentro nel modenese, tra Concordia e Novi). Erano giorni che il sisma non arrivava ad una potenza tale, producendo mediamente repliche di poco superiori a magnitudo 2.

BOLLETTINO 16 LUGLIO

QUERELLE SINDACATI-POSTE. Intanto i sindacati si scagliano contro le Poste italiano, che rifiutano agevolazioni pro terremotati: "Un comportamento inaccettabile che mortifica profondamente quel senso civico e quell'attenzione al prossimo che tutti dovremmo avere". E' il commento di Cgil-Cisl-Uil dell'Emilia-Romagna "nell'apprendere con stupore il netto rifiuto da parte di Poste Italiane di sottoscrivere l'accordo per 'l'ora eticà a favore delle popolazioni e dei Comuni dell'Emilia-Romagna colpiti dai recenti eventi sismici". Lo scorso mese le segreterie confederali regionali e nazionali Cgil-Cisl-Uil avevano sottoscritto con Confindustria un accordo che tuttora impegna le aziende associate, e quindi anche Poste Italiane, a corrispondere il corrispettivo di un'ora di lavoro a favore delle popolazioni colpite per ogni ora di lavoro devoluta volontariamente da parte dei lavoratori. "Ora - sottolineano i sindacati - il netto rifiuto a onorare l'impegno sottoscritto dall'associazione datoriale cui aderisce disonora il management di Poste, oltre che imbarazzare sicuramente la stessa Confindustria". "Non ci sono giustificazioni plausibili - continuano le segreterie regionali Cgil-Cisl-Uil - a un comportamento quantomeno inspiegabile, se non immotivate ragioni economiche dovute alla paura di dover onorare le innumerevoli ore di lavoro che la generosità dei dipendenti postali porterebbe a sottoscrivere. Comportamento arrogante e politicamente scorretto da parte di Poste che purtroppo non costituisce un caso isolato, difatti un triste precedente è rappresentato dall'analoga scelta fatta anche per il terremoto dell'Aquila". "Il nostro - ribadiscono le segreterie regionali - è un appello affinché anche i lavoratori di Poste Italiane possano esercitare il loro sacrosanto diritto di devolvere un'ora del proprio lavoro ai terremotati. Noi non lasceremo che tutto passi nella più assoluta indifferenza, anzi speriamo che la nostra denuncia faccia rinsavire chi sta alla guida di Poste, se non per amore di solidarietà, almeno per il rischio di un ritorno negativo di immagine che potrebbe colpire un'azienda integra, a capitale ancora totalmente pubblico, che da oltre otto anni presenta bilanci in nero".

AGEVOLAZIONI PER LA RIPRESA POST SISMA. Un'impresa delle aree colpite dal sisma può ottenere credito fino a tre milioni e 125 mila euro, pagando su quel finanziamento - grazie all'intervento pubblico - un tasso di interesse indicativamente non superiore all'euribor. E' questo quanto emerso a Bologna, nella sede della Regione, durante un incontro con banche e consorzi fidi che ha consentito "di superare letture parziali ed assumere un orientamento unitario per la completa applicazione dell'accordo, siglato nelle scorse settimane, con il sistema bancario regionale". I soggetti finanziabili sono le Pmi, le grandi imprese e i professionisti di tutti i settori dei Comuni terremotati: gli interventi relativi ai finanziamenti previsti devono essere conclusi entro due anni dall'ammissione al contributo.

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