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Cronaca

Terremoto oggi 16 luglio: bollettino scosse e ultime news

Le repliche acquistano potenza: nelle ultime 36 ore tre quelle che hanno toccato magnitudine 2.9 e 3. Epicentro sempre lo stesso, il modenese, tra Novi e Concordia. E la protezione civile bacchetta i sindaci delle zone colpite...

16 luglio 2012, 56° giorno ormai dall’inizio del terremoto che ha sconvolto, ferito, messo a dura prova l'Emilia. Lo sciame sismico, in calo ormai nell'ultimo mese, continua a palesare la propria presenza.
Tra la notte appena trascorsa e la prima mattinata odierna due le repliche di potenza rilevante registrate dall'Ingv . La prima avvertita alle ore 3, con epicentro nel modenese, di magnitudine 2.9 della scala Richter, la seconda delle ore 9.13 di magnitudo 3, stesso epicentro nel territorio di Modena (tra Novi e Concordia). Un'intensità più lieve di quelle cui siamo stati sottoposti tra maggio e giugno, ma maggiore rispetto alle scosse medie delle ultime settimane, repliche di poco superiori a magnitudo 2. Almeno così era il trend fino alla giornata di ieri - 15 luglio - in cui sono state rilevata quattro repliche, tra cui la maggiore di magnitudine 3 (alle ore 00.29 , con stesso epicentro in provincia di Modena).

Che il sisma si stia pian piano risvegliando? Impossibile dirlo - come ha più volte sottolineato da sismologi e protezione civile -  come non è possibile fare pronostici su date, quantità nè intensità di eventuali scosse future.Contrariamente a quanto, purtroppo, è avvenuto soprattutto via web, dove soprattutto negli ultimi giorni è girato l'annuncio di una nuova forte scossa (ipotizzata proprio per la giornata di oggi 16 luglio, ndr). Inutile dirlo, il vaticinio privo di fondamento ha gettato nel panico in tanti, soprattutto tra le popolazioni terremotate, già a lungo provate dal sisma.terremoto-6-5

FINE ANTICIPATA EMERGENZA, ALLARME DAI SINDACI - E mentre c'è attesa per il grande evento di beneficenza organizzato a Bologna, - dove Anastacia si esibirà in concerto dopo aver fatto visita nei luoghi colpiti dal sisma - nasce pure qualche preoccupazione.
Sono i sindaci dei paesi terremotati a gettare l'allarme sulla presunta fine anticipata dell'emergenza dovuta ai fondi che si sarebbero esauriti prima di quanto ipotizzato. In realtà la tensione nasce da un equivoco, secondo il Dipartimento nazionale della Protezione civile, che smentisce la situazione: "Le attività di assistenza alla popolazione, naturalmente, non si interrompono - sottolinea la Protezione civile - così come il Capo Dipartimento non ha mai pensato di chiudere anticipatamente lo stato d'emergenza.". La Protezione civile fa poi "un'ultima considerazione: l'impiego dei Vigili del Fuoco, delle Forze Armate e di tutte le altre strutture facenti parte del Servizio nazionale della Protezione Civile - sempre invocate a gran voce, e giustamente, da cittadini e amministratori quando un'emergenza colpisce il nostro territorio - ha un costo ed è un costo significativo: ciò è giusto e normale quando, con slancio e generosità, vengono messe in campo professionalità di prim'ordine, strumenti e attrezzature avanzate per soccorrere o aiutare la popolazione in una calamità".

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