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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Terremoto oggi 27 agosto: ultime scosse e news

Tregua dopo le scosse lievi di sabato. Adesso l'attenzione è posata sulla sospensione dei pagamenti per le popolazioni terremotate, posticipata solo di tre mesi

Dopo i nuovi episodi sismici (lievi) delle ore passate, che hanno fatto riemergere il ricordo dello sciame sismico cominciato ormai tre mesi fa, la terra ha smesso di tremare e sta dando tregua alle popolazioni dell'Emilia, ora interessate dalla questione sulle proroghe della sospensione dei pagamenti in stand-by però solo fino al prossimo novembre.

Oggi pomeriggio (presumibilmente attorno alle 17), al termine della riunione con i sindaci per fare il punto sugli interventi per la ricostruzione post terremoto, il commissario straordinario e presidente della Regione Vasco Errani incontrerà i giornalisti. L'appuntamento è nell'atrio dell'Aula Magna della Regione, in viale Aldo Moro 30.

Le diverse parti politiche si stanno già facendo sentire a riguardo e la Lega Nord sembra imbufalita da quella che considera una "resa per i fondelli": Siamo stanchi di contentini e palliativi da parte di un Governo che sembra aver fretta di fare cassa sulla pelle della nostra gente. La proroga di soli due mesi, rispetto all’iniziale termine del 30 settembre, è una presa in giro che suona quasi provocatoria. I cittadini e le aziende che oggi stanno ripartendo hanno potuto contare solo sulle proprie forze, gli stanziamenti previsti da subito sono stati pari a quelli disposti per l'emergenza libica, quelli complessivi sono nettamente inferiori a quanto previsto per il sisma d’Abruzzo. Se a questo si aggiunge che il nostro popolo sta ancora pagando (e pagherà almeno fino a dicembre 2013) per il terremoto dell’Irpinia del 1980, si capiscono le ragioni della presa in giro governativa e della nostra indignazione.  La misura è colma. L’Emilia – produttiva e laboriosa – esige rispetto. Chiediamo con forza, da subito, il rinvio del termine delle sospensioni fiscali. Le richieste di Errani appaiono solitarie e poco credibili di fronte a un Pd che, in aula, il 14 agosto scorso, bocciò l’ordine del giorno della Lega Nord per lo spostamento fino al 31 maggio 2013 (data della fine dello stato di emergenza) della sospensione dei termini amministrativi per il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali e per derogare a quella data il patto di stabilità interno".

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