Terremoto 27 giugno, scosse: sempre meno, sempre più deboli
Nella notte nessuna replica, solo poco dopo l'alba si è registrata una debole scossa. Tranquilla anche la giornata di ieri: cinque volte la Pianura emiliana ha tremato, ma mai superando magnitudine 2.4
A 38 giorni dall'inizio del terremoto che ha sconvolto l'Emilia è il caldo cocente che affligge gli sfollati costretti nelle tendopoli di Bologna, Modena e Ferrara, non più ormai la paura della terra che trema. Lo sciame sismico infatti continua a decrescere. Anche le ultime ore sono passate tranquille: nessuna replica è stata registrata dall'Ing nella notte appena trascorsa. Solo una debole scossa è stata rilevata poco dopo l'alba di oggi - 27 giugno - (alle ore 6.45, epicentro Cavezzo-San Felice -MO- magnitudine 2). Nell'arco dell'intera giornata di ieri, cinque le repliche in Pianura emiliana, ma mai superiori a magnitudine 2.4.
Intanto le popolazioni colpite dal sisma sono appena reduci dell'incontro con il Papa, che - ieri in vista presso il campo di Rovereto di Novi - ha portato la sua benedizioni: "La situazione che state vivendo ha messo in luce un aspetto che vorrei fosse ben presente nel vostro cuore: non siete e non sarete soli!", ha detto il Pontefice, tra gli applausi ed ha aggiunto: "In questi giorni, in mezzo a tanta distruzione e dolore, voi avete visto e sentito come tanta gente si è mossa per esprimervi vicinanza, solidarietà, affetto; e questo attraverso tanti segni e aiuti concreti. La mia presenza in mezzo a voi vuole essere uno di questi segni di amore e di speranza. Guardando le vostre terre ho provato profonda commozione davanti a tante ferite, ma ho visto anche tante mani che le vogliono curare insieme a voi; ho visto che la vita ricomincia, vuole ricominciare con forza e coraggio, e questo è il segno più bello e luminoso".
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