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Cronaca

Terremoto, 7 luglio: bollettino scosse e ultime news

Tre repliche nella notte, due ieri: la maggiore con epicentro nel bolognese. Intanto mentre mitomani seminano panico via web la Regione precisa: 'Rimozione macerie agevolata solo se disposta dai sindaci'

7 luglio, oggi 48° giorni dall'inizio del terremoto che ha piegato l'Emilia. Circa 1300 scosse hanno fatto tremare la nostra terra e lo sciame sismico ancora persevera, se pur con minor frequenza e potenza, mentre mitomani si divertono a seminare terrore via web farneticando su nuove e imminenti sismi (l'ultima bufala prevede una forte replica il 16 luglio).

BOLLETTINO. Tre sono state le repliche registrate dall'Istituto di geofisica e vulcanologia nella notte appena trascorsa: di magnitudine ridotta, compresa tra 2.2 e 2.4. L'epicentro localizzato nel modenese e ferrarese. Escluso il territorio bolognese, che invece, si è fatto epicentro durante la giornata di ieri, 6 luglio: alle ore 11.13, infatti, è stata rilevata una scossa di magnitudo 2.8 nella zona tra Castel Guelfo e Mordano.
E da Bologna ieri pubblicato il bilancio del 'Concertone' al Dall'Ara, evento di raccolta fondi pro terremotati, che ha chiuso con un lusinghiero 1.189 mila euro di netto raccolto.

RIMOZIONE MACERIE. Intanto la Regione Emilia Romagna attraverso una nota sottolinea le modalità di rimozione delle macerie nelle zone colpite dal sisma. "Risulta che nei territori colpiti dal sisma - esordisce la  comunicazione - vi siano ditte private che si propongono per il servizio di rimozione delle macerie. A tale proposito la Regione precisa che tale attività - se compiuta su esclusiva iniziativa dei privati - non potrà trovare alcuna copertura economica, né usufruire delle norme semplificate previste dal decreto 74/2012.
Le operazioni di raccolta, trasporto e smaltimento/recupero delle macerie prodotte dal crollo parziale o totale degli edifici pubblici e privati e dalle attività di demolizione e abbattimento degli edifici pericolanti - per poter usufruire della prevista copertura economica nel rispetto della sicurezza dei cittadinie degli operatori -  devono essere realizzate secondo  le modalità illustrate nella circolare n. 2 del Commissario delegato presidente Vasco Errani. Tali modalità prevedono che sia il Sindaco a disporre, con il supporto del Gestore pubblico del Servizio dei rifiuti urbani (in ogni Comune è stato individuato un referente), la raccolta delle macerie.
La Regione precisa anche che in tutti i Comuni  colpiti dal terremoto sono stati predisposti programmi di rimozione delle macerie. Sono  altresì pienamente operativi gli impianti di stoccaggio e trattamento individuati dal decreto 74/2012.
La copertura dei costi complessivi delle operazioni èassicurata dal fondo di Protezione civile e dagli altri fondi che si renderanno disponibili."

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