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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Terrorismo: Maria Giulia Sergio, "lady jahad", indottrinata da una bolognese

L'italiana votata alla Guerra Santa, che ha convertito un'intera famiglia, al centro dell'indagine della Polizia che ha visto scattare un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di 10 persone, tra le quali anche Haik Bushra, un'"insegnante di Coranao', vissuta all'ombra delle Due Torri

La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di 10 persone accusate a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo e di organizzazione del viaggio per finalità di terrorismo. Tra queste anche una bolognese, che al momento risulta latitante. Il suo nome è Haik Bushra, "insegnante di Corano".

Le indagini, condotte dalla sezione Antiterrorismo della Digos di Milano, partono da 2 nuclei familiari, di cui uno formato da cittadini italiani convertiti da qualche anno all’Islam e determinati a partire per la Siria, l’altro composto da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana. Il collante tra le due famiglie è rappresentato da una giovane coppia che si è unita in matrimonio nel mese di settembre 2014, per poi partire alla volta della Siria.

La "sposina" è Maria Giulia Sergio (poi diventata Fatima Az Zahra), 28enne, originaria della provincia di Napoli poi trasferitasi a Milano, che, dopo la conversione all'Islam, è partita per la Siria con il marito albanese per raggiungere lo Stato islamico e partecipare all jihad. La 28enne era da mesi sospettata di essersi arruolata con l'Isis.   La svolta nelle indagini quando gli investigatori hanno intercettato una comunicazione via computer tra la 28enne e i suoi familiari, da cui si evinceva la possibilità che i membri della sua famiglia stesse preparandosi per partire per la Siria.

Tra le 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla polizia, oltre ad alcuni familiari della ragazza, risulta anche Haik Bushra,  canadese, ma vissuta per anni all'ombra delle Due Torri. Haik si era poi trasferita a Riyad, capitale saudita, presentandosi come insegnante di Corano. In realtà, come riporta il Giornale, fa propaganda per lo Stato islamico e fornisce alle adepte il link per la pubblicazione in italiano che esalta il Califfato scritto da Halil el Mahdi, indagato dalla procura di Brescia. L'insegnante giustifica le stragi dell'Isis contro gli stessi musulmani sciiti considerati eretici: «Non stanno uccidendo i credenti, ma i traditori che si sono macchiati di apostasia». Proprio Haik sarebbe stata una delle "maestre" di Maria Giulia. Ora risulta latitante.

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