Plichi esplosivi alle Poste, blitz anti-terrorismo: un fermo a Bologna
Operazione della Polizia a Torino, ma con risvolti anche sotto le Due Torri
C'è anche un 32enne di origini pugliesi domiciliato a Bologna tra i fermi che stamane sono scattati in un blitz antiterrorismo a Torino, nell'ambito delle indagini su diversi episodi, risalenti fino al 2016, relativi alla spedizione di plichi esplosivi ad alcuni centri di smistamento e uffici di Poste Italiane, nonché ad azioni di disturbo e danneggiamento del centro per il rimpatrio di Torino.
Secondo l'impianto accusatorio degli investigatori, coordinati dalla Procura antiterrorismo di Torino, tutti gli indagati sono -si legge in un comunicato dalla questura di Torino "ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione sovversiva, istigazione a delinquere e detenzione, fabbricazione e porto, in luogo pubblico, di ordigni esplosivi".
Tra gli obiettivi presso i quali sono stati spediti i plichi esplosivi anche alcuni uffici postali di Bologna, fatti in città per i quali il 32enne non risulta però indagato. Poste è finita nel mirino dell'organizzazione -assieme ad altre imprese afferenti il mondo della gestione dei centri di rimpatrio- in quanto assengataria dell'appalto per i rimpatri aerei, affidato alla controllata Mistral Air. Tra i fatti contestati dalla Procura anche una serie di azioni al di fuori del Cpr di Torino.
Nell'ambito delle indagini è stato posto sotto sequestro preventivo anche lo storico centro sociale 'Asilo occupato', ritenuto dagli investigatori base logistica per il gruppo.
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