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I tortellini dell'accoglienza dividono i bolognesi | VIDEO

La polemica è scoppiata dopo la condivisione dell'ex ministro Salvini sulla "minaccia alla tradizione"

Dividono  i tortellini 'dell'accoglienza', ovvero quelli che, in occasione della festa del Patrono di Bologna, avranno un ripieno di carne di pollo, come gesto di "cortesia" e integrazione per chi per motivi religiosi, e non solo, non mangia maiale. Non solo la politica si spacca sul tema, anche i cittadini si infuocano sull'argomento.

I residenti all'ombra delle Due Torri si sono infatti espressi in maniera controversa davanti alle telecamere di BolognaToday. Se da un lato c'è stato chi ha criticato la proposta, sostenendo fermamente che i tortellini "non si toccano, vanno lasciati come sono",  c'è anche chi ha promosso l'idea, ritenendola "un bel segnale di apertura". Non  è mancata la polemica nella polemica, con chi si è lasciato andare ad un "non hanno cose di più importanti di cui parlare?" o semplicemente constatando "capirai, per ogni piatto quante varietà ci sono e ci posso essere. Dove è il problema?".

I più, ad onor del vero, paiono battere soprattutto sul concetto culinario. Il tortellino, si sa, nel capoluogo felsineo è una vera istituzione. La sua ricetta è stata depositata presso la Camera di Commercio di Bologna dal 1974, e tradizione vuole che sia servito rigorosamente in brodo e che, quelli perfetti, entrino in 7 in un solo cucchiaio!

"Tortellini dell'accoglienza", il casus belli

Per venerdì 4 ottobre, festa di San Petronio, patrono della città,  è stato annunciato che sul Crescentone, oltre ai tradizionali tortellini bolognesi, ci sarebbe stata anche una variante con il pollo. Un segnale di apertura e integrazione verso chi, per motivi religiosi o meno, non può o non vuole mangiare il maiale. L'dea del tortellino 'accogliente', ripresa dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini - che ha visto la possibilità di scegliere un'altra variante come una minaccia alla tradizione emiliana - ha scatenato un'aspra polemica, con reazioni a destra e a sinistra, dal mondo politico e non.

 Nel pomeriggio di ieri poi, a chiudere una giornata di discussioni, è arrivato un comunicato della Curia: "La preoccupazione è che tutti possano partecipare alla festa, anche chi ha problemi o altre abitudini alimentari o motivi religiosi. Alcune polemiche e strumentalizzazioni non sono accettabili neanche in campagna elettorale. Con la festa di San Petronio continueremo a vivere la tradizione della nostra città e della nostra Chiesa. Sarà come sempre un momento di unità intorno al Padre defensor di tutti i bolognesi". 

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