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Tper, lavoratori in presidio: "Vogliamo un incontro, ritirate il bando biglietterie" | VIDEO

Secondo i calcoli di Usb, con il nuovo contratto si perderebbero tra 200 e 400 euro a stipendio

Fuori programma durante il presidio di Usb davanti alla sede di Tper di via Saliceto a Bologna per chiedere il ritiro del bando per la gestione delle biglietterie. La protesta infatti, in seguito al diniego dell'azienda, è proseguita all'interno della struttura. Il sindacato, dopo essersi visto negare un incontro con la dirigenza di Tper, è entrato in corteo nella sede dell'azienda di trasporti, con tanto di megafono a diffondere le rivendicazioni.

Dai piani alti è sceso Filippo Palombini, responsabile delle risorse umane e delle relazioni sindacali, che ha respinto il pressing per l'incontro e allertato le Forze dell'ordine, sostenendo che il presidio non fosse autorizzato. I manifestanti sono però rimasti all'interno della sede di Tper insistendo per ottenere un incontro. Sul piatto, la questione dell'appalto esterno per quanto riguarda le biglietterie, che secondo i conti di Usb non solo è viziato da "un presunto conflitto di interessi", motivo per il quale la sigla si è rivolta all'Anac (Agenzia nazionale anti corruzione), che ha il potere di annullare il bando qualora venissero riscontrate irregolarità, ma non piace neppure per il il peggioramento delle condizioni contrattuali dei dipendenti delle biglietterie.

Infatti, secondo il bando, il contratto dei lavoratori passerebbe da quello del commercio al multiservizi, causando, secondo i calcoli del sindacato, una perdita compresa tra i 200 e i 400 euro su uno stipendio medio di 1.200-1.400 euro, senza contare che personale con una media di 15 anni di esperienza si ritroverebbe ad affrontare un periodo di prova di 15 giorni. Per tutto questo Usb chiede il ritiro del bando "in autotutela" e la reinternalizzazione del servizio. 

La replica di Tper  

In riferimento al presidio di USB, tenutosi oggi presso la sede di Tper, si sottolinea che con due distinti pronunciamenti il Tar Emilia-Romagna si è espresso nel merito dei due ricorsi pendenti relativi alla richiamata gara: in entrambe le decisioni di merito, il Tribunale ha stabilito la correttezza dell’operato dell’Azienda chiarendo anche nella specifica sentenza che non esiste il denunciato “conflitto di interessi”. E’ stata dunque stabilita la correttezza formale e sostanziale dell’operato dell’azienda.

Parlare oggi di “presunto conflitto di interessi” è improprio e strumentale visto che la magistratura si è già espressa nel merito ed è dunque corretto affermare che non esiste alcun conflitto di interessi, come è già stato chiarito dall’azienda in tutte le sedi, anche pubblicamente, e confermato dalla magistratura.

Quanto alla gara si ricorda che la metodologia seguita per l’affidamento dei servizi per la gestione delle biglietterie dei diversi bacini in cui Tper opera è stata gestita con le identiche modalità della gara precedente effettuata nel 2016, nel rispetto della normativa vigente. Più in generale, da ancor prima della nascita di Tper, quindi ai tempi di Atc, le gare per la gestione delle biglietterie vengono effettuate per lotti funzionali. Tale modalità, viene oltretutto utilizzata per moltissime gare per la fornitura di beni e servizi, in ossequio alle normative nazionali e direttive comunitarie sempre più volte a favorire la libera concorrenza e la partecipazione dei soggetti imprenditoriali, in particolare anche delle piccole e medie imprese.

Si ribadisce, infine, che è vigente la clausola sociale a tutela dell'occupazione e dei lavoratori attualmente impiegati nelle biglietterie.

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