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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza del Nettuno

Transessuali assassinati, siamo i primi in Europa: "In piazza per ricordare"

Il 20 novembre è il Trans Day of Remembrance contro la violenza nei confronti delle persone trans. Stasera l'evento in Piazza Nettuno: "In Europa l'Italia è la prima per gli omicidi commessi"

Il 20 novembre è il giorno dell'International Trans Day of Remembrance (TDoR) e ogni anno in questa data si onorano la memoria e le vite delle vittime di transfobia.

Oggi vengono diffusi anche i numeri raccolti dal progetto di ricerca Trans Murder Monitoring, che consistono nel triste bilancio delle persone transessuali uccise nei precedenti 365 giorni. Ebbene in Europa tale primato va all'Italia.

Oggi a Bologna una passeggiata per dire no all'odio che uccide partirà alle 19 da Piazza Nettuno e a marciare saranno il M.I.T. (Movimento Identità Transessuale), il comitato Non Una di Meno e altri gruppi cittadini: sono naturalmente invitati tutti.

«Lo stigma e la discriminazione nei confronti delle diverse sono reali e profonde in tutto il mondo e fanno parte di un circolo di oppressione strutturale che ci priva dei nostri diritti fondamentali - dicono dal M.I.T. - Nella maggior parte dei paesi e anche in Italia, i dati sulle persone assassinate non vengono prodotti sistematicamente ed è impossibile stimare il numero effettivo dei casi. Vogliamo celebrare la vita delle nostre compagne uccise e dire i loro nomi: Laura, Johanna, Ximena, Rafaella, Ambra, non sarete dimenticate». 

Anno per anno i casi aumentano

Il report TDoR 2018 ha rivelato un totale di 369 casi di omicidi segnalati di persone trans e gender-diverse tra il 1° ottobre 2017 e il 30 settembre 2018, che rappresentano un aumento di 44 casi rispetto al report dello scorso anno e 74 casi rispetto al 2016. La maggior parte degli omicidi è avvenuta in Brasile (167), in Messico (71), negli Stati Uniti (28) e in Colombia (21), per un totale di 2982 casi segnalati in 72 paesi in tutto il mondo tra il 1° gennaio 2008 e il 30 di settembre 2018.

Ecco i numeri dell'Europa: l'Italia è in testa

La violenza contro le persone trans spesso si sovrappone e si intreccia al razzismo, al sessismo, la xenofobia, lo stigma e la discriminazione verso i/le sex-workers, che risultano essere la categoria più colpita (62%). In Francia, Italia, Portogallo e Spagna, che sono i paesi con la più grande presenza di persone trans migranti di diverse etnie provenienti dall'Africa e dall'America centrale e meridionale, il 65% delle vittime di omicidio denunciate erano migranti. L'Italia detiene dopo la Turchia (che non è un paese dell'Unione Europea) il primato degli omicidi con 5 vittime accertate e con un aumento esponenziale di casi nell’ultimo anno.

«Sono numeri troppo alti per essere accettati - ha detto Porpora Marcasciano, presidente onoraria del M.I.T - sul tema va sensibilizzata l'opinione pubblica». 

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