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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Filtri e pozioni per riaccendere la passione con il marito: arrestati "maghi"

In cambio di notevoli somme di denaro, pozioni, magie e addirittura abuso sessule convincendo la donna, una fragile 46enne, che lo sperma fosse un potente filtro d'amore. La polizia ha arrestato questa mattina due truffatori. Indagata anche la madre

Magie e riti esoterici per riaccendere la passione tra lei e l'ex marito arrivando all'abuso sessuale, convincendola che il proprio sperma fosse un potente filtro d'amore. Dopo un'attività di indagine, la squadra mobile di Bologna, coordinata dalla Procura, all'alba ha messo ai domicliari  due, fratelli incensurati, gestori di un bar alla periferia della città.

POZIONI MAGICHE IN CAMBIO DI DENARO. Dicevano di conoscere maghi che potevano aiutarla a riconquistare l'ex marito: per questo l'hanno convinta a consegnare quasi 50 mila euro, da inizio 2011 almeno fino all'estate scorsa, quando è scattata una perquisizione della squadra mobile a casa degli indagati. All'alba è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Andrea Santucci.

La Procura, pm Laura Sola, aveva chiesto il carcere, il giudice ha disposto i domiciliari per due fratelli calabresi di 53 e 44 anni. Il più giovane, oltre che di truffa pluri-aggravata, è accusato anche di violenza sessuale, visto che in almeno due occasioni ha abusato della donna, dicendole che il proprio sperma era un potente filtro d'amore. Con loro è indagata anche l'anziana madre, 76 anni, che dalla vittima, 46, si è fatta consegnare prosciutti, olio e altri generi alimentari, con lo stesso pretesto, cioé dicendole che sarebbero serviti per riti esoterici, le veniva detto che il cibo sarebbe stato bruciato. La donna, secondo gli investigatori una persona molto fragile, anche se non certificata, aveva conosciuto i due nel bar della periferia di Bologna da loro gestito.

RAGGIRO. Partite da una querela del fratello di lei, che circa un anno fa, rendendosi conto della situazione, si rivolse alla polizia. Fece seguito una denuncia della vittima, dopo che fu sentita, inizialmente reticente perché convinta che i due truffatori la stessero veramente aiutando. E' stata invece imbrogliata ripetutamente: al telefono le veniva detto di fare riti in casa con olio e sale, inoltre che i fantomatici maghi stavano preparando le pozioni. Il cinquantatreenne, oltre a chiederle soldi, ad un certo punto ha simulato di essere minacciato da una banda di albanesi con cui aveva detto di avere un debito. L'ha quindi chiamata, camuffando la voce, fingendo di essere uno di questi malviventi e dicendole che se non avesse messo a disposizione altro denaro, lui avrebbe rischiato la vita. La vittima, per trovare altri soldi, era addirittura arrivata a voler mettere in vendita una casa di famiglia.
 

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