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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Truffe fuori dalla Fiera: presi specialisti napoletani delle Tre Campanelle

Scoperti mentre tentavano di non farsi vedere dalla pattuglia della Polizia, sono stati denunciati ieri a Bologna. Addosso avevano ben 2 mila euro

Due napoletani di 55 e 72 anni, specializzati nel gioco truffaldino 'delle tre campanelle', sono stati sorpresi e denunciati dalla polizia ieri mattina nei pressi della Fiera di Bologna, affollata per un'esposizione dedicata ai macchinari agricoli. I due hanno attirato i sospetti degli agenti perché al passaggio della Volante hanno tentato di nascondersi sollevando il portabagagli della loro auto. Hanno poi ammesso di essere giocatori 'delle tre campanelle', giustificando così il possesso di circa 2.000 euro in contanti.

AL PIU' ANZIANO ERA STATA VIETATO IL RITORNO A BOLOGNA. Il 72enne è stato denunciato perché fra i soldi che aveva in tasca è spuntata una banconota da 50 euro falsa, il complice per non avere rispettato un provvedimento di divieto di ritorno a Bologna, emesso il 15 ottobre. Il controllo è scattato nell'ambito dei servizi organizzati dalla polizia in zona Fiera, dove ieri era in corso l'ultima giornata dell'Eima, il salone internazionale di macchine per l'agricoltura

IL GIOCO CHE DIVENTA TRUFFA. Il cosiddetto Gioco delle Tre Scatolette o delle Tre Campanelle (se si usano campane o tazzine) consiste in un gioco d'azzardo, più spesso trasformato in truffa. Almeno tre complici si posizionano in un luogo molto frequentato; uno dei malviventi si finge organizzatore (conduttore) del gioco e dispone su un tavolo un tovagliolo con sopra una biglia e tre campanelle in metallo. Due componenti della banda fingono di essere degli ignari giocatori e, cosi facendo, i tre iniziano a giocare cercando di attirare l'attenzione della folla. L'organizzatore pone la biglia sotto una delle scatolette ed inizia a farla passare velocemente da una scatoletta all'altra, chiedendo a voce alta a qualcuno di sfidarlo a ricordare quale scatoletta contenga la biglia. I due complici "sfidano" l'organizzatore il quale, ogni volta che mescola le scatolette, si ritrova perdente nei confronti dei due "sfidanti" ed è costretto a pagar loro una somma di denaro. A questo punto, dopo che si è formata una folla di persone intorno alla situazione, alcuni ignari turisti o cittadini, convinti di poter vincere, sfidano il "conduttore"; solo a questo punto inizia la vera truffa. La biglia non viene mai trovata (vedi sotto), anche se l'organizzatore la mostra più volte alle "vittime".

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