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Cronaca Ozzano dell'Emilia

Uomo si da fuoco, il sindaco di Ozzano: 'In paese gran sgomento'

L'uomo ancora grave, versa in coma farmacologico. Intanto il Cna incalza: 'Bisogna realizzare uno strumento capace almeno di prevenire i casi estremi'

A due giorni dal tentato suicidio di Giuseppe, l'artigiano 58enne di Ozzano che si è dato fuoco davanti l'agenzia delle entrate di Bologna (VIDEO),la situazione clinica dell'uomo resta ancora grave. E' in coma farmacologico ricoverato nel reparto rianimazione del centro Grandi ustionati di Parma.

OZZANA SCONVOLTA. La drammatica vicenda, legata a debiti accumulati dall'artigiano e ad una situazione lavorativa critica, tristemente richiama altri episodi similari che negli ultimi tempi si sono succeduti. Eppure la stori del muratore bolognese ha scosso profondamente le coscienze, dai cittadini alle istituzioni tutti si sono interrogati, sono rimasti attoniti.

"Una vicenda davvero drammatica, e' giusto che se ne parli e se ne continui a parlare perche' si tratta sempre di grandi ingiustizie verso i piu' deboli". Così ha detto Loretta Masotti, sindaco di Ozzano dell'Emilia. "Per una volta chi ne parla lo sta facendo nel modo giusto- aggiunge Masotti- anche stampa e televisione, che non sempre riportano certe notizie di cronaca nel modo giusto". In paese, intanto, "c'e' molto sgomento- riferisce la prima cittadina- perche', pur essendo Ozzano cosi' piccola, chi vive una situazione di difficolta', come in questo caso, lo fa in modo molto discreto, dunque nessuno si aspettava qualcosa di cosi' funesto e tutti si rammaricano di non aver potuto far nulla per evitarlo".

Si chiude in auto e si da fuoco: le immagini

CNA, SOSTEGNO PER CASI LIMITE. In provincia di Bologna, soprattutto nell'edilizia, il malessere per la pressione fiscale é crescente, diffuso e spesso sommerso. In alcuni casi la crisi é tale che si parla di "evasione involontaria". Servirebbero strumenti di sostegno concreti, in modo da evitare nuove tragedie come quella di Giuseppe. A dirlo è Massimo Ferrante, segretario Confederazione nazionale artigianato Bologna, che inquadra la dura condizione delle piccole aziende artigiane nel territorio, partendo dalla vicenda di G.C., titolare di un'impresa individuale a Ozzano Emilia e associato. "In generale c'e disagio, malessere diffuso - ha spiegato Ferrante - che interessa un numero molto elevato di imprese". Sono sedicimila le associate, 2.500 nell'edilizia. Un terzo vive "grande difficoltà di tenuta". Ma è difficile da quantificare quante abbiano gravi problemi con le tasse, perché chi li ha "non vuole farlo sapere, c'é riserbo e paura". La situazione comunque diventa grave "con le scadenze dei pagamenti". Molte piccole aziende, infatti, sono prive di liquidità e "le banche non forniscono il credito necessario". La conseguenza è "che si entra automaticamente nella zona dell'evasione involontaria". Quando, cioé, non si pagano le tasse perché non ci sono i soldi per pagarle. Su questi temi Ferrante ha indirizzato anche una lettera aperta a enti locali, istituti di credito, fondazioni bancarie e Agenzia delle entrate. "Il fatto - ha scritto - è che ieri un piccolo imprenditore, per disperazione, ha tentato di uccidersi. Non è il primo, potrebbe non essere l'ultimo. Oltre il fatto individuale stanno le responsabilità pubbliche, di tutti noi". Così l'appello è "di fare in modo che non accada mai più una vicenda come questa in un territorio come il nostro che si vanta di essere uno dei più avanzati in Europa a livello economico e sociale". Alle istituzioni viene proposto di "realizzare uno strumento capace almeno di prevenire i casi estremi, nelle sofferenze più acute di evitare il dramma".
 

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