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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Uomini e donne volanti, si fanno avanti tre giovani: 'Siamo stati noi' (FOTO)

Una decina i casi rivendicati, le cui date e orari corrispondono con le segnalazioni arrivate alla redazione. I ragazzi: 'Lo abbiamo fatto per sensibilizzare le persone contro il rischio BLue-Whale'. Top secret il metodo utilizzato per le illusioni

=== La redazione di Bolognatoday riporta questa notizia, ma dissuade lettori e lettrici dall'imitare gli atti descritti qui di seguito. Tali prestazioni vanno condotte da professionisti esperti, e in condizioni di sicurezza. Si scoraggia pertanto fortemente qualsiasi tentativo di riproduzione di quanto riportato nella notizia, a qualsiasi scopo===

Esseri umani visti levitare sui tetti della città, forse il 'mistero' è risolto. Dopo un'estate di segnalazioni, il caso degli avvistamenti di figure umane che si alzavano dalle cime delle case riportato in più occasioni potrebbe avere trovato spiegazione.

Il membro di un gruppo di due ragazzi e una ragazza, tutti tra i 17 e i 18 anni, che vivono tra Bologna e Budrio si è fatto avanti per rivendicare quello che è stato spiegato come una sorta di campagna di sensibilizzazione nei confronti del plagio su internet, e più precisamente contro il gioco del 'Blue Whale', una pratica autolesionistica già sotto gli occhi della Polizia Postale dall'inizio dell'estate.

Non ci sono prove forti sulla veridicità della testimonianza - i ragazzi hanno voluto mantenere uno stretto anonimato - ma da un riscontro incrociato tra date e orari forniti dai giovani e le segnalazioni pervenute a Bolognatoday (non pubblicate dopo i primi episodi per non fomentare imitazioni o psicosi) nei mesi scorsi ci sono delle corrispondenze.

Uomini e donne volanti sui tetti, forse risolto il mistero

Via Alessandrini, via Ranzani, via Aspertini, ma anche vicolo Bianco e via Amaseo, cosi come un paio di 'performances' a Budrio. Sarebbero una decina in tutto le 'uscite', realizzate tra luglio e ottobre, di questo gruppo di giovanissimi che in poche righe, cercano di spiegare come e perché hanno voluto farsi notare in questo modo.

 "Abbiamo voluto ricreare questi avvistamenti - spiega il portavoce del gruppo - per allarmare le persone della piaga del Blue Whale, volevamo divulgare la notizia che fosse un problema più diffuso di come percepito dal mondo degli adulti".

Sul come abbiano potuto realizzare quella che, a tutti gli effetti, può dirsi l'opera di un illusionista professionista - elemento che desta più di un interrogativo - il ragazzo spiega: "Abbiamo costruito una struttura che potesse sorreggerci sui tetti. Facevamo prima un sopralluogo degli edifici della città e capire come avere accesso ai tetti per poi posizionarci sopra. Stavamo sulle case da mezz’ora a un’ora, in attesa che qualcuno potesse avvistarci. Non volevamo altro che questo: farci vedere e aspettare che le persone in strada facessero il loro 'gioco'". 

Sui dettagli della messa in scena, così come sulle cause che hanno spinto a  un 'numero' del genere il gruppo non lascia trapelare la minima informazione. Del resto, sono molti gli interrogativi ancora senza risposta, che non dissipano del tutto i dubbi sulla veridicità di tutta la rivendicazione: sconosciuti sono sia i mezzi utilizzati (Hanno ricevuto un aiuto? da chi? e perché?), sia gli scopi (perché denunciare una pratica autolesionistica mettendosi in pericolo loro stessi?). Domande che per ora restano senza risposta. Mistero risolto, ma solo in parte.

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