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Cronaca

Vaccini, Consiglio di Stato: 'Obbligo ai nidi legittimo'. La Regione esulta

Un ricorso presentato a Trieste dà ragione a chi impone l'obbligo vaccinale per la frequenza degli asili nido. L'assessore regionale Venturi: 'Bene, ora avanti con legge nazionale'

La Regione Emilia-Romagna aspetta la pronuncia del Tar, attesa per il 13 giugno, sul ricorso che la riguarda. Ma intanto accoglie con soddisfazione la pronuncia del Consiglio di Stato, che ha respinto oggi la domanda cautelare contro l'obbligo di vaccinazione per nidi e materne introdotto dal Comune di Trieste. Nei mesi scorsi, a farsi avanti erano stati diversi comitati di genitori, a vario titolo contrari all'obbligo vaccinale disposto con la legge regionale della Giunta Bonaccini.

A questo punto, secondo l'assessore regionale alla Sanità dell'Emilia-Romagna, Sergio Venturi, i tempi sono maturi per un provvedimento nazionale che riguardi magari anche la scuola materna. "Sarebbe la cosa migliore per tutti che si desse un minimo di ordine nella materia", dice Venturi, interpellato dalla 'Dire'.

"Noi abbiamo orgoglio di aver posto per primi il tema, ma la soluzione definitiva sarebbe solo un provvedimento nazionale. La pronuncia del Consiglio di Stato da questo punto di vista potrebbe indurre il ministero a fare un provvedimento di carattere universale". Nel caso però non ci fosse un intervento legislativo, l'Emilia-Romagna potrebbe decidere per proprio conto di estendere l'obbligo di vaccinazione, già istituito per i nidi, anche alle materne.

"Da noi le materne sono quasi tutte statali, è evidente che introducendo l'obbligatorietà ci si sarebbe esposti maggiormente a possibili ricorsi". Per questo in prima battuta ci si è limitati ai nidi. "Ma è una cosa che ovviamente valuteremo. Il ministro ha ben presente questa necessità, lo ha detto più volte. Ma è chiaro che se non ci sarà un obbligo a livello nazionale penseremo noi se possiamo estenderlo"

Un altro aspetto che sta molto a cuore alla Regione è il rafforzamento della obbligatorietà dei vaccini. Anche su questo aspetto è attesa una iniziativa statale. "Oggi la distinzione tra vaccini obbligatori e raccomandati è molto vecchia- ricorda l'assessore- soprattutto in un momento come questo in cui un Paese come gli Usa dice ai loro cittadini di stare attenti che in Italia c'è epidemia di morbillo. È un situazione davvero difficile".

Per quanto riguarda l'obbligo di vaccinazione per l'accesso ai nidi e le sue 'code' in tribunale, la squadra di Stefano Bonaccini segna un punto a proprio favore con questa pronuncia del Consiglio di Stato. "C'era qualcuno che aveva cantato vittoria, noi siamo stati prudenti. Ma quella che arriva dal Consiglio di Stato è una pronuncia significativa: l'obbligatorietà tiene- sottolinea Venturi- e ci conforta di aver agito nell'ambito delle prorogative di legge che ci sono consentite. Ora aspettiamo l'udienza di giugno".

Tra l'altro "a luglio faremo il punto definitivo su quante famiglie hanno perplessità. Al momento in base a ciò che ci dicono i Comuni sono situazioni davvero minime. Ora spero ci sia una iniziativa di carattere nazionale, perché così daremmo un esempio valido per tutto il Paese, piuttosto che andare in ordine sparso. Sarebbe bello che il ministro assumesse una iniziativa". (Dire)

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