Vaccini obbligatori, ecco il calendario della Regione
Dopo il giro di vite annunciato dalla giunta Bonaccini, viale Aldo Moro detta i tempi. Obbligo di vaccinare i bimbi esteso anche alle strutture private
Nuovi iscritti e frequentanti, nidi pubblici e strutture private, servizi integrativi o anche solo ricreativi. Non sfugge nessuno dall'obbligo di vaccinazione in Emilia-Romagna. E chi non sarà in regola non verrà ammesso. Lo stabilisce la Regione, che prima di Natale ha approvato le linee guida per rendere operativa la norma approvata a novembre. I destinatari sono i piccoli che, a partire dall'anno 2017-2018, frequenteranno gli asili nido (anche part-time), i micronidi, servizi integrativi come lo spazio bambini, i servizi domiciliari, i centri per famiglie e anche i servizi ricreativi.
L''obbligo di vaccinazione vale per tutte le strutture, sia pubbliche che private, per i nuovi iscritti e per chi già frequenta, pena la non ammissione all'anno successivo. "L'ammissione/frequenza all'anno successivo non sarà possibile senza presentazione del certificato vaccinale", si legge nel documento licenziato dalla Giunta Bonaccini. I genitori, una volta scelta la struttura in cui iscrivere il figlio, devono impegnarsi a farlo vaccinare. E le linee guida della Regione dettano anche i tempi.
Delle quattro obbligatorie (antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite B) i bambini che si iscrivono al nido devono aver fatto una dose se hanno meno di sei mesi, due fino all''anno di vita e tre dosi per i bimbi fino ai 18 mesi. Si tratta di tempi dilatati rispetto al classico calendario vaccinale, che prevede la prima dose al terzo mese, la seconda dose al quinto mese e la terza dose all'11esimo mese di vita del bambino, perche'' si tiene "conto delle problematiche che possono ritardare" la puntura.
I bambini che vengono iscritti al nido prima dei sei mesi di vita vengono ammessi con riserva, con l'impegno da parte dei genitori a fare la prima dose entro il sesto mese. Chi si iscrive direttamente al secondo e terzo anno di nido, deve aver fatto almeno le prime due dosi prima di accedere, con l'impegno a completare il ciclo prima di iscriversi all''anno successivo. Anche chi già frequenta dovrà essere in regola con l'obbligo vaccinale. All'atto dell'iscrizione, i genitori dovranno presentare la certificazione sui vaccini effettuati rilasciata dall'Ausl. Nel caso il siero debba essere omesso o differito, l'esonero per motivi sanitari dovrà essere certificato dal pediatra e autorizzato dall'azienda sanitaria.
Da alcuni Comuni, come Rimini, cominciano a levarsi perplessità sul possibile caos che verrebbe a crearsi. Ma in viale Aldo Modo si tira dritto. «E' un impegno che avevamo preso- spiega in una nota Sergio Venturi, assessore regionale alla Salute- per far sì che la legge potesse essere resa pienamente operativa. Lo ripeto, ancora una volta: i vaccini sono una delle più importanti scoperte scientifiche nella storia della medicina. Sono uno strumento efficace e sicuro per proteggere le persone, in particolare i bambini. E il nostro impegno è finalizzato a raggiungere questo obiettivo, perché non solo noi, ma la comunità scientifica internazionale, ha da tempo ribadito il ruolo essenziale dei vaccini per la prevenzione». (Agenzia Dire)