rotate-mobile
Cronaca

Suicidio Guidetti: il PM Valeter Giovannini davanti al Csm il 7 ottobre

Procedimento disciplinare in merito alla vicenda della farmacista che venne sentita da Giovannini e dopo due giorni si suicidò lasciando un biglietto di accuse. Avrebbe "violato i doveri di diligenza e correttezza", intromettendosi nell'attività del magistrato di turno

Il Procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini comparirà davanti al Consiglio Superiore della Magistrature il 7 ottobre prossimo. L'udienza segue il procedimento disciplinare che il procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo ha deciso di portare avanti in merito alla vicenda di Vera Guidetti, la farmacista 63enne che venne sentita da Giovannini e dopo due giorni tentò di uccidere l'anziana madre (che morì di lì a poco) e si suicidò. 

Valter Giovannini che si dice "contento perchè l'udienza è stata fissata in tempi brevi",  è assistito dal collega Bruno Giangiacomo ed è accusato di aver "posto in essere una condotta improntata a grave scorrettezza" per essersi "intromesso nell'attività del magistrato di turno". 

Nell'atto che ha disposto il giudizio a carico del procuratore aggiunto, firmato dal pg Ciccolo, il primo dei due capi di incolpazione è stato modificato. Inizialmente si sosteneva che Giovannini avrebbe portato avanti l'audizione "nonostante Guidetti fosse stata invitata dalla Polizia a nominare un difensore".

Ora si imputa invece al procuratore di non averla sospesa benchè fosse "in evidente stato di agitazione, consapevole della sua effettiva condizione processuale di indiziata e temesse per la sua reputazione tanto da cercare telefonicamente un avvocato". In altre parole, la farmacista sentita come persona informata sui fatti, si sentiva già indagata pertanto Giovannini avrebbe dovuto sospendere l'audizione.

"Dopo tre archiviazioni mi attendevo un esito diverso", perchè "ritenevo di aver dimostrato che la signora Guidetti non poteva essere indagata in base agli elementi noti in quel momento". Così il magistrato, che ora dovrà difendersi, assistito dall'avvocato Bruno Giangiacomo. Giovannini aveva confermato  che rifarebbe tutto, aggiungendo: "La decisione mi provoca sofferenza come uomo, ma come magistrato mi affido con serenità ai giudici del Csm". Ora, chiude Giovannini, "continuerò a lavorare a testa alta per le Istituzioni, valendo anche per me la presunzione di non colpevolezza fino al giudizio definitivo".

IL SUICIDIO E LE ACCUSE AL PM. La farmacista Vera Guidetti si tolse la vita dopo aver tentato di uccidere la madre, che morì dopo pochi giorni. Guidetti il 9 marzo era stata sentita dal magistrato come testimone, nell'ambito di un'indagine su un furto di gioielli: una donna residente in via Saragozza fu derubata di denaro e gioielli per 700mila euro. Nelle indagini entrò un giostraio sinto, Ivan Bonora, già pregiudicato, che conosceva la farmacista che venne appunto ascoltata dal procuratore aggiunto. Vera Guidetti riferì di aver preso in consegna dei suoi quadri, poi rinvenuti, e un sacchetto nel quale erano contenuti due anelli, ritenuti provento del furto in via Saragozza, così il sinto venne fermato, anche se affermò che in quelle ore si trovava a San Marino, versione che sarebbe stata confermata da un notaio con il quale aveva un appuntamento, così venne scarcerato. Da quanto si apprende, Ivan Bonora sarebbe stato rinviato a giudizio. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Suicidio Guidetti: il PM Valeter Giovannini davanti al Csm il 7 ottobre

BolognaToday è in caricamento