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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Su Nonciclopedia si ironizza su morte Marco Simoncelli. Vasco torna all'attacco

"Ennesima caduta per Simoncelli. Ma ha promesso che è l'ultima". Indignazione e rabbia contro il sito satirico da parte del popolo del web capitanato dal rocker: "No satira, porcheria"

Vasco Rossi torna a puntare il dito contro Nonciclopedia, con cui ha in essere una disputa apertasi con la querela del rocker per diffamazione.
 Questa volta il casus belli non sono battutine offensive sul contro della star di Zocca, ma è la tragica morte del campione Marco Simoncelli.

LA FRASE INCRIMINATA. Uno degli utenti dell’enciclopedia satirica online, infatti, ha scritto nella pagina dedicata al pilota di Coriano: “Ennesima caduta per Marco Simoncelli. Ma ha promesso che questa è l’ultima".

NUOVA GUERRA ALL'ORIZZONTE. Così si leggeva il 23 ottobre, poco dopo la pagina è stata oscurata. Ma il commento è ancora leggibile nella cronologia dei post in rete. Ed evidentemente non è sfuggito all’occhio del Blasko, che sfoga per l’ennesima volta la sua indignazione contro gli admin di Nonciclopedia. Il Kom li avverte attraverso la sua pagina FaceBook: “non sanno di avere trovato un vero nemico che ha solo tempo e denaro da spendere per andare fino in fondo a questa faccenda. Se è satira o diffamazione lo deciderà un tribunale. dopodichè i danni che chiederò (da devolvere in beneficenza) saranno molto alti. perchè i ragazzi(di nocupedia sono arroganti e perseveranti... nell'errore. qualcuno deve fermarli. (si tratta solo di accettare di cambiare sottotitolo alla piattaforma!) Togliere satira e mettere vomito togliere ironia e mettere esistenziale".

QUESTA E' SATIRA? Ma la frase edita da Nonciclopedia non urta solo il suo nemico giurato numero 1. Volti noti e massiccio il popolo del web insorgono: “E’ un’indecenza”. Una valanga di insulti e commenti si susseguono a raffica, ad avvalorare quanto dice il Blasko: “Questa non è satira”.
Così i “facebookiani”, che nei giorni scorsi si ribellarono in massa contro Vasco, accusandolo di aver assunto un atteggiamento censorio e lesivo della libertà di parola e di satira, questa volta sono concordi a grande maggioranza: “Un sito del genere va censurato”, scrivono in molti, e qualcuno affonda “Vorrei tanto vedere i fenomeni che scrivono certe boiate se nella realtà avrebbero così tanto fegato da metterci la faccia dicendole. Rischiamo di far diventare normale il fatto che ognuno può essere spietato  e di non scandalizzarci più per questo. Sì alla chiusura di siti del genere.”
 

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