rotate-mobile
Cronaca

Vasco Rossi: le cose mai dette nella sua "Altra Autobiografia"

Dalla depressione curata con il Prozac, ai giudizi verso alcuni colleghi del panorama musicale italiano, fino ai dolori più grandi della sua vita: il rocker si mette a nudo

Dalla depressione curata con il prozac, ai giudizi sui colleghi, fino ai dolori più grandi della sua vita: Vasco Rossi si racconta, mettendosi a nudo, nella sua 'Altra Autobiografia'. I suoi ricordi, a puntate, divulgati - nemmeno a dirlo ormai - nella pagina Facebook del rocker, ormai assunta a suo privilegiato veicolo di unione e comunicazione con i fans.

STRALCI DI VITA. "Arriva la sfida di Imola - si legge nella terza parte dell"Altra Autobiografia' - Un concerto all'autodromo. Un festival rock. Che avrei potuto intitolare come volevo. Mio. Poi arrivò lo sponsor e si chiamò heineken festival. Mi sono rassegnato poteva andar peggio ma c'erano oltre 140.000 persone quella sera. Paganti e udenti. Un record storico una scenografia straordinaria una soddisfazione. enorme". Poi, ricorda in un altro stralcio, "la morte di Massimo. Poi la morte di Mario". E così, scrive Vasco su Facebook, "la mia crisi di nervi. Cosa ci faccio ancora io qui. Che avrei dovuto sparire dieci anni fa. Perché Mario che da dieci anni non si faceva più doveva morire in tre mesi per epatite c. Depressione pensieri neri..ogni cosa che sembra li per ricordarti di come la vedevi diversa prima e ogni giorno ogni settimana ogni mese il pensiero di farla finita. Lo studio del modo più semplice e meno rumoroso. Andarsene così senza far rumore".

E poi, ricorda ancora il rocker di Zocca, "un amico fraterno, dottore dentista che mi parla di serotonina e di necessità di ristabilizzarla attraverso un farmaco il Prozac. Improvvisamente la depressione svanisce. Ritorna il carattere di prima i pensieri lieti e i pensieri meno lieti ma le cose tornano ad avere il loro valore. Ricomincio i concerti i dischi le canzoni tornano a nascere da sole in dieci anni supero ogni possibile traguardo". "Io - chiosa - capisco che è arrivata l'ora di dichiarare conclusa felicemente la mia straordinaria attività di RockStar. di cominciare una nuova stagione. Essere solo l'artista Vasco Rossi spogliandomi e presentandomi per quello che sono e decostruendo". Nella sua confessione sul social network che Vasco - raccontando dei rapporti con il suo storico produttore, Guido Elmi - conclude, per il momento, con il capitolo intitolato 'Una storia a parte. Un episodio molto importante che dovete conoscere.

'L'Altra Autobiografià fine provvisorià, c'é spazio anche per una 'buffetto' a chi, nella prima parte della biografia si è solo soffermato sulle digressioni sui colleghi musicisti. "Per quelli interessati ai miei gusti musicali e ai polveroni tra me e Baglioni - scrive ancora - comunico che il Divino Claudio (che come persona considero squisita) l'ho già chiamato ci siamo già chiariti. anche lui ha le sue opinioni su di me ma è molto più educato e non le dice. Quanti lumaconi sono venuti fuori con questa prima parte di 'L'Altra Autobiografià che si sono soffermati su inutili particolari come i miei gusti musicali senza capire niente della storia...adesso vi pubblico anche la seconda parte e voglio proprio vedere chi legge in buona fede e chi vuol solo litigare giudicare e offendermi perché racconto una storia fuori dai denti, vera reale e vissuta. benvenuti nello spietato e violento mondo del rock...".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vasco Rossi: le cose mai dette nella sua "Altra Autobiografia"

BolognaToday è in caricamento