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Cronaca

'Ndranghetista ai domiciliari a Ozzano: le Fiamme Gialle confiscano beni per 1milione e 300mila euro

Due "ville residenziali" entrambe a Bentivoglio, terreni e autoveicoli, tra i quali un'Alfa 164 blindata utilizzata per difendersi dalle minacce di narcotrafficanti colombiani

Questa mattina i finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, in esecuzione di un decreto emesso dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale, hanno sottoposto a confisca beni mobili ed immobili, per un valore stimato in almeno 1 milione e trecento mila euro, riconducibili a Francesco Ventrici, affiliato alla cosca della ‘Ndrangheta dei “Mancuso” di Limbadi (Vibo Valentia), risultato in diretto contatto con esponenti di punta del narcotraffico internazionale, residente ad Ozzano dell’Emilia e attualmente agli arresti domiciliari.
Si chiama 'Operazione Blow' e le indagini partono dal Nucleo di Polizia Tributaria su delega del Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna Dott. Enrico Cieri, a conclusione delle quali, nei mesi scorsi, le Fiamme Gialle hanno ricostruito e proposto per il sequestro di prevenzione un complesso patrimoniale, costituito da beni mobili e immobili, il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alla capacità economico- reddituale ufficiale dichiarata dal prevenuto e dal suo nucleo familiare.

Fra gli immobili, ubicati nelle province di Bologna e Vibo Valentia, spiccano due “ville residenziali” entrambe a Bentivoglio (BO), terreni e autoveicoli, tra i quali un’Alfa 164 blindata utilizzata dal personaggio per difendersi dalle minacce ricevute da alcuni narcotrafficanti colombiani.

Gli investigatori del G.I.C.O. del Nucleo PT di Bologna sono riusciti, infatti, a ricostruire e a ricondurre in capo al Ventrici l’esistenza di un consistente patrimonio, in parte non emerso fino ad oggi, costituito prevalentemente da beni mobili ed immobili detenuti sia direttamente che indirettamente attraverso prestanome. Per l’espletamento dell’attività investigativa i militari hanno fatto ricorso a complessi accertamenti bancari e, allo stesso tempo, si sono avvalsi di uno speciale applicativo informatico denominato “MOLECOLA” ideato dal
Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (S.C.I.C.O.) per individuare ed aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità.

Le Fiamme Gialle di Bologna, avvalendosi in particolare di questo strumento di analisi, hanno messo “sotto lente" tutte le evidenze patrimoniali caratterizzate da rilevanti indici di incoerenza, individuando, al contempo, tutti i collegamenti fra le posizioni dell’interessato e quelle dei soggetti interposti.

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