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Venerdì, 29 Marzo 2024

'Verità per Giulio Regeni'. Ciclostaffetta, dal Friuli a Roma passando per Bologna

Stamattina alle 12 è stato appeso lo striscione dal balcone della Sala Rossa mentre oggi pomeriggio in Comune sono stati ricevuti i ciclisti che, partiti dal Friuli, porteranno al governo una lettera scritta dai genitori di Regeni

Una giornata per tenere vivo il caso di Giulio Regeni a Bologna. Dopo lo striscione giallo, appeso a mezzodi' sulla facciata di Palazzo d'Accursio, della campagna di Amnesty international "Verita' per Giulio Regeni", nel pomeriggio e' il turno della ciclostaffetta. L'iniziativa si chiama "A Roma per Giulio", ed e' partita il 22 settembre dal Friuli Venezia Giulia.

Tre ciclisti "scortati" da un camper che dal Friuli Venezia Giulia, precisamente da Duino e passando subito dopo dalla citta' natale di Giulio, Fiumicello, in questi giorni stanno attraversando l'Italia diretti a Roma. Arrivo previsto, 3 ottobre. Obiettivo, consegnare una lettera molto importante, diretta allo Stato.

"Siamo i 'postini' della famiglia Regeni- spiega il portavoce della staffetta Alessio Russi- vogliamo sapere lo Stato italiano da che parte sta, anche se non sappiamo ancora a chi consegneremo la lettera".

Nella tappa di Bologna sono stati accolti, prima sotto Palazzo d'Accursio poi in sala Rossa, come per il posizionamento dello striscione, dall'assessore ai Diritti Susanna Zaccaria e dalla consigliera comunale di Coalizione civica Emily Clancy, che aveva presentato l'odg in Consiglio comunale per aderire alla campagna, nonche' da alcuni attivisti di Amnesty international Unibo. (Dire)

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