Un'altra auto danneggiata in via Belle Arti e, questa volta, a farne le spese è Otello Ciavatti, che da tempo ha dato vita a un comitato per rivitalizzare Piazza Verdi (ricevendo anche alcuni riconoscimenti): "Avevo parcheggiato la mia auto di fronte al civico 47 venerdì nel tardo pomeriggio per poi ritrovarla sabato con un vetro rotto e all'interno delle valigie non mie - il racconto di Ciavatti - credo abbiano agito di giorno perchè altrimenti qualcuno si sarebbe accorto dei danni e mi avrebbe avvisato la mattina seguente: hanno infranto il vetro piccolo, forse proprio per non fare troppo rumore e dare nell'occhio il meno possibile e quando sono arrivato ci ho trovato dentro anche dei bagagli, che la Polizia ha poi analizzato. Non so se sia un tentato furto o se sia stata presa di mira la mia auto di proposito".

Negli ultimi mesi in via Belle Arti sono state danneggiate una ventina di auto, mentre un altro veicolo è stato incendiato: "La questione sta nel fatto che da qualche tempo la nostra zona è particolarmente sotto pressione e ora, fatto avvenuto lo stesso giorno del danneggiamento alla mia auto, sono state anche oscurate con della vernice le telecamere e hanno fatto la loro comparsa nuove scritte sui muri firmate con la 'a' di anarchia". Sembra dunque che non si tratti di balordi occasionali, ma di gruppi più o meno organizzati".

LE RONDE? MEGLIO UNA CITTADINANZA ATTIVA. Qualcuno è tornato a parlare di "ronde" in difesa del quartiere, lei Ciavatti cosa pensa a riguardo? "Sono da sempre contrario al termine 'ronda', che rievoca i bravi di manzoniana memoria. Lasciamo alle forze dell'ordine il loro mestiere, visto che lo sanno fare bene e noi se mai pensiamo ad essere cittadini attenti e vigili, denunciamo quello che vediamo e non chiudiamoci nelle nostre case facendo finta di niente".