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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Zona Universitaria / Via de' Castagnoli

Presidio e sciopero insegnanti diplomati: 'Utili, ma rottamati e precari'

Il primo giorno di scuola del 2018 inizia con un fermo. Docenti in presidio in via Castagnoli contro la sentenza che stabilisce che il diploma magistrale non è titolo abilitante

Una sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che il diploma magistrale non è un titolo abilitante. Il primo giorno di scuola del 2018 inizia così con uno sciopero. 

A Bologna circa 200 insegnanti si sono ritrovati questa mattina davanti all'Ufficio Scolastico Regionale per essere ascoltati e chiedere una contro-sentenza che consenta ai diplomati prima del 2011 di continuare ad insegnare e che eviti il loro rientro nelle graduatorie anche se sono già di ruolo.

Ad essere maggiormente colpiti sono i docenti della scuola primaria e dell’infanzia: "Utili, ma rottamati, che controsenso, non entri di ruolo, rimani precario, ma abbiamo comunque bisogno di te, questo siamo noi - dicono a Bologna Today - siamo multitasking, insegnanti di sostegno, pur non essendo abilitati, educatori e lavoriamo anche con il neuro-psichiatra in caso di bambini con problemi, quindi abbiamo una responsabilità enorme, se necessario bloccheremo gli scrutini". 

"Non siamo contro i laureati, ma non c'è solidarietà - dice Marianna Cardella, 35 anni, insegnante all'IC 1 di San Lazzaro - sono precaria da 15 anni, il diploma magistrale è un titolo di accesso e ha valore abilitante, anche se molti di noi hanno anche la laurea". 

Sciopero scuola: proteste in via Castagnoli

Battagliera Fabiana Stefanoni del sindacato CUB Scuola che chiede "una risposta certa, vogliamo un decreto immediatamente per garantire il lavoro alle maestre e la continuità didattica agli studenti, non aspetteremo il nuovo governo". 

"Abbiamo lauree, master ed esperienza, sono stata assunta nel 2015 e mi hanno valutato un dirigente Miur e una commissione - dice Simona Piras, insegnante in un liceo - quindi cosa si mette in discussione anche la loro valutazione?"

Intanto arriva un'apertura della Ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli: "Abbiamo chiesto all'Avvocatura dello Stato di darci le linee attuative della sentenza. Appena arriverà la risposta, convocheremo le parti e troveremo le soluzioni più idonee" ha dichiarato. 

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