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Cronaca

'Vuoi un lavoro?': minore raggirata e sequestrata fuori dall'hub

Manette a due fratelli, con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione di una 16enne arrivata in via Mattei nel mese di luglio

L'avevano irretita fuori dall'hub di via Mattei per poi lusingarla con la promessa di un lavoro in un laboratorio di sartoria, ma l'intento era ben diverso.

Ieri mattina la Polizia di Bologna, in collaborazione di quella di Caserta, ha messo le manette a due fratelli, cittadini nigeriani, di 19 e 22 anni, con l'accusa di sequestro di persona ai danni di una connazionale 17enne arrivata in Italia nel mese di luglio.

Sola e spaesata, la ragazza si era dichiarata maggiorenne e fuori dal centro di accoglienza si era imbattuta nei due connazionali. "All'inizio si sono dimostrati gentili", ha riferito agli inquirenti, ma, convinta con la promessa di un lavoro in un laboratorio di sartoria nel sud Italia, una volta salita sull'autobus "i due hanno cambiato atteggiamento, diventando minacciosi".

I sequestratori sono stati rintracciati all’interno di una abitazione di Casapesenna (CE), dove per circa due settimane avevano segregato la giovane, tenendola in una stanza buia, senza cambio di vestiti e con poco cibo, per circa due settimane. Nella cittadina del casertano, i due si facevano aiutare da un altro nigeriano di 28 anni, che si sarebbe dimostrato più benevolo e che è stato denunciato per lo stesso reato. 

L’indagine ha avuto inizio quando il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (INTERPOL) ha segnalato alle forze dell'ordine italiane la denuncia da parte di una parente della vittima, residente in Spagna, che aveva ricevuto una richiesta di riscatto – di circa 2000 euro – da parte di un connazionale per poterla rilasciare e con la minaccia di cederla a una "madame" in Francia per avviarla alla prostituzione. 

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