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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Orfeo

Via Orfeo, sequestro ex caserma Masini. Làbas: 'Chi lascia le famiglie per strada e chi non si rassegna'

E' stato emesso l'ordine di sequestro dell'ex Casera Masini, occupata dal collettivo Labas. Non ci stanno i militanti che ritengono  la Procura bolognese "nota per il sistematico accanimento nei nostri confronti"

E' stato emesso l'ordine di sequestro dell'ex Casera Masini, occupata dal collettivo Labas. Non ci stanno i militanti che ritengono  la Procura bolognese "nota per il sistematico accanimento nei nostri confronti" e che "ritiene invece una priorità sequestrare l’ex caserma Masini, da tre anni grazie a Làbas il più importante polmone sociale del quartiere Santo Stefano", mentre "l’unico sequestro che vorremmo essere legittimo è quello che si dispone contro gli affaristi, i mafiosi, gli speculatori corrotti e corruttori, i palazzinari e gli enti pubblici che lasciano immobili al degrado e all’abbandono".

Nella nota Labas fa anche riferimento alla classifica de "Il Sole 24 Ore che colloca Bologna all’ultimo posto in Italia per l’ordine pubblico e non di certo per la presenza di spazi come il nostro, ma per l’aumento delle estorsioni, delle rapine e delle frodi: fatti di cui evidentemente ci si occupa ben poco!" e richiamano a una scelta "stare dalla parte di chi lascia famiglie e bambini per strada, di chi dispone assurde misure cautelari e condanne per gli attivisti sociali, di chi ha deciso che dobbiamo andarcene per far posto ad un albergo di lusso che nessuno vuole,di chi favorisce con appalti da milioni di euro i soliti amici ma poi viene assolto perchè la corruzione impropria in quel momento non era reato. Insomma di chi ha reso Bologna un luogo dove la politica non decide più niente perché incapace di intendere e di volere di fronte agli interessi dei potenti". 

"Quello che difendo e continuo a difendere di Labas è l'originalità di quello che fanno - ha commentato il sindaco Virginio Merola,che aggiunge di averli "difesi" e "discutendo con il Comune e con la città" di ripetere l'esperienza altrove. 

Mentre per Labas "si può scegliere di stare con chi non si rassegna al destino di miseria che hanno scritto sulla pelle della nostra generazione. Anche i più miopi conoscono il valore di Làbas, dei suo i progetti e quanto siano radicati tra la cittadinanza. Del resto sappiamo bene che Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria della caserma, preferisce fare affari con i fondi sovrani del Qatar, del Kuwait e degli Emirati Arabi piuttosto che investire un capitale -fatto di fondi pubblici- in progetti a scopo sociale. Ma nel paese in cui governano i non eletti, in una regione in cui ha votato il 37% degli aventi diritto e soprattutto in una città in cui la campagna elettorale si fa cancellando le esperienze sociali di opposizione politica è ancora possibile costruire un’alternativa che li mandi per sempre a casa. Partiamo dallo scegliere da che parte stare". 

Domani appuntamento alle ore 12.00  per una conferenza stampa pubblica "in cui illustreremo chiaramente le nostre richieste".

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