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Cronaca Pilastro / Via San Donato

Microcriminalità, residenti di via San Donato: 'C'è già scappato il morto, si intervenga'

Un 'giro' di spaccio ininterrotto e 'alla luce del sole' e la preoccupazione di alcuni residenti e commercianti cresce: "Qui habitat ideale per chi vive di espedienti e di spaccio"

"Questo è l'habitat ideale per chi vive di espedienti e di spaccio". C'è un tono rassegnato nelle parole di alcuni commercianti che aprono la serranda tutte le mattine all'inizio di Via San Donato e che, insieme a un gruppo sempre più consistente di residenti, stanno dando il via a una serie di segnalazioni sia alla stampa che alle Forze dell'Ordine, affinchè si possa fare qualcosa almeno per limitare il fenomeno, che ha visto fra le  conseguenze il ritrovamento di un cadavere in zona meno di un mese fa.  

Anche questa volta dunque, come per il caso di via del Guasto raccontato ieri in un articolo-denuncia con le testimonianze dei cittadini stremati, le richieste sono semplici: più controlli sui punti critici, monitoraggi costanti su alcune attività che attirano 'gente' non per bene e che diventano punto di riferimento per lo smercio della droga, sia alla luce del giorno, che durante la notte: "La prima vittima l'abbiamo già avuta e speriamo che sia anche l'ultima - il commento di un passante che vive in zona - stiamo tornando ai tempi dell'eroina e tutti gli anfratti che abbiamo non aiutano".  

E sul mercato della droga "su strada" si è espresso anche il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, il quale ha sottolineato come sia al 100% nelle mani di persone straniere e come, invece, la richiesta provenga da cittadini italiani che hanno con i loro pusher un rapporto di fidelizzazione: "Sappiamo per certo che tutti coloro che comprano droga nelle nostre strade sono italiani e la prevenzione e la repressione sono le uniche vie. E' frustrante per le forze dell'ordine l'assenza di norme che applichino il carcere (al massimo abbiamo l'obbligo di dimora e di allontanamento) a chi spaccia, salvo casi specifici legati a inottemperanze: è una porta girevole, entrano ed escono...". 

Ed è quello che confermano anche gli abitanti della primissima via San Donato: "Non si preoccupano neppure di nascondersi un po', si vede che non hanno paura perchè sanno che tanto non andranno in galera - lo sfogo di un residente - e così il viavai è un continuo, con pali e corrieri che fanno vasche avanti e indietro per raggiungere gli acquirenti di transito. E bene non fanno i bar con le slot, attorno ai quali si concentrano soggetti poco raccomandabili".

Sarebbe uno in particolare il 'personaggio' pluripregiudicato (a detta di un negoziante) che frequenta la zona accentrando la microcriminalità e gestendo il traffico illecito: "Lo vediamo sempre e attorno a lui gli spacciatori che ormai conosciamo bene. Temiamo che sia una sorta di 'boss' e non ci piace l'idea di averlo sempre qui". 

Via San Donato: spaccio e criminalità

Voce fuori dal coro, un altro commerciante che invece sostiene: "Rispetto a qualche anno fa la situazione è anche migliorata visto che prima assistevo a risse di continuo, mentre adesso i pusher 'lavorano' senza fare troppa confusione e qundi per me è come se non ci fossero". 

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