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Cronaca Centro Storico / Via San Vitale

Lavori in via San Vitale: chiuso ai pedoni tratto di portico

L'amministrazione ha ordinato alla proprietà dell'immobile di adempiere a tutti gli obblighi per eliminare le cause di pericolo

Dopo la caduta di calcinacci in via San Vitale, il 4 settembre è prevista la chiusura al passaggio pedonale di un tratto di portico e restringimento della carreggiata per un intervento di messa in sicurezza

Sarà interdetto al passaggio pedonale il tratto dei civici 28 e 30 e la corrispondente carreggiata sarà ristretta di circa un metro con istituzione del limite di velocità di 10 km/h. A tutela della pubblica e privata incolumità, l'amministrazione comunale provvederà, nella giornata di domani, a mettere in sicurezza l'area di marciapiede e stradale corrispondente all'immobile di via San Vitale, 28 e 30 e di via Benedetto XIV, 2 e 4 che risultano inagibili a causa del deterioramento di alcuni particolari architettonici: cornicioni, cornici, ornati e infissi dell'immobile interessato.

Via San Vitale transennata

L'amministrazione inoltre ha ordinato alla proprietà dell'immobile di adempiere a tutti gli obblighi di legge per eliminare le cause di pericolo. Fino ad allora il tratto di portico di via San Vitale all'altezza dei civici 28 e 30 sarà percorribile ma non accessibile dalla strada che sarà transennata e l'accesso da via Benedetto XIV sarà protetto da una tettoia. Sulla via San Vitale rimarrà in essere il restringimento della carreggiata di un metro in corrispondenza dei civici interessati.

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Via San Vitale il 25 agosto era rimasta chiusa dal pomeriggio fino a tarda serata. La strada era stata transennata dall'incrocio con via Benedetto XIV, con restringimento della carreggiata di circa un metro. 

La residenza storica del XVI secolo, anticamente di proprietà della nobile famiglia Orsi, acquistato da Giuseppe Marconi nel 1903 e poi lasciato in eredità al figlio Alfonso, fratello maggiore di Guglielmo, versa da anni in stato di abbandono. 

Rimodellato su disegno di Antonio Morandi detto il Terribilia (1549-64), conserva nella facciata porticata una loggia della fine del XV secolo. All'interno si trova una scala settecentesca di A. Bonetti nel gusto bibienesco, con una Vergine di D. Piò, autore anche dell'Ercole nel fondale prospettico del cortile (1775). Al piano nobile sale affrescate da A. Bonetti e D. Zanotti con rilievi in stucco sempre del Piò (1776). (Fonte: I cartigli di Salaborsa)

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