Via Toscana e nodo Rastignano, ancora traffico e code verso Bologna
All'incrocio della bretella appena inaugurata un semaforo sta creando file lunghissime. I lavori però non sono finiti: un secondo tratto collegherà la nuova strada direttamente con la Fondovalle Savena
Una coda "interminabile" e file "lunghissime" per arrivare da Pianoro a Bologna. C'è mormorio tra residenti e automobilisti all'indomani dell'inaugurazione della bretella del Dazio, la prima strada compiuta del cosiddetto Nodo di Rastignano, che a lavori finiti collegherà la Futa con la Tangenziale, evitando di passare però da via Toscana e da Rastignano.
Sabato mattina il governatore della Regione Bonaccini, il sindaco di Bologna Virginio Merola e l'assessore regionale ai trasporti Raffele Donini avevano inaugurato la bretella del Dazio, una larga strada che collega il ponte Savena con lo stradone verso la rotonda Verenin, e da lì a Tangenziale e A14. Un'opera molto attesa, reduce da 30 anni di lavori a rilento con ritardi, ricorsi, ordigni bellici, tavoli semestrali e un occhio attento dei comitati di quartiere.
Ora però, se il problema per i residenti di via Toscana è risolto (tutti i veicoli dovevano per forza attraversare il quartiere per raggiungere tutte le direzioni), così non si può dire ancora per quelli di Rastignano e Pianoro, che hanno visto se possibile il traffico aumentato e le code più lunghe.
"Devo dire che se il pezzo di variante ha questi effetti... Un’ora di fila per i meravigliosi semafori al ponte di San Ruffillo" si sfoga Susanna, dando il La a tutta una serie di post che hanno intasato le bacheche dei gruppi Facebook dei residenti in zona, più o meno tutti uguali. "Nessun incidente... direi che la fila è dovuta al nuovo semaforo per la bretella" afferma Serena, mentre Alessandro ironizza: "Mi dicono che ci sono file fino a Barberino del Mugello", il tutto allegato a diverse foto con i veicoli fermi incolonnati. Nei commenti c'è anche chi osserva come in sostanza la bretella sgravi dal traffico solo via Toscana a Bologna e non dagli altri paesi.
Nemico numero uno dei residenti rimane insomma il semaforo che gestisce il traffico tra via Toscana e la bretella. Paolo rileva, in maniera colorita, che l'errore è stato "consentire a chi viene da Bologna di svoltare verso la bretella. Chi viene da Pianoro avrebbe potuto svoltare a dx senza fermarsi", mentre diversi altri chiedono di sincronizzare i semafori del ponte con quelli dell'incrocio. Ci sono però altri che invitano alla pazienza, e ad aspettare che venga realizzato il secondo lotto dei lavori.
Coda alla bretella, i prossimi lavori fino al 2024
La bretella inaugurata infatti non è l'unica opera in cantiere. Anzi, il vero nodo di Rastignano, per ora, è ancora sulle carte dei tecnici, o quasi. In pratica nel secondo stralcio dei lavori -quello che decongestionerà il traffico vero e proprio- un ponte (già in fase di realizzazione) collegherà con sottopassi e terrapieni lo stradone dalla Rotonda Mafalda di Savoia (zona via Corelli) fino alla Fondovalle Savena, all'altezza del parco del Paleotto. Una volta realizzato questo collegamento il traffico locale sarà indirizzato unicamente verso lo stradone alternativo, senza passare più dal Ponte Savena, evitando -questo l'auspicio- le famigerate code.
Quanto ai tempi, occorrerà ancora aspettare. Secondo quanto riportato dalla città metropolitana "la realizzazione del secondo lotto del Nodo, il cui progetto definitivo è attualmente in corso di approvazione in Conferenza dei servizi, ha l’avvio dei cantieri previsto tra il 2020 e il 2021, con fine lavori entro il 2024". L'opera dovrebbe costare in tutto circa 31 milioni di euro, finanziamento 2014-2020 del Fondo sviluppo e coesione e assegnato alla Città metropolitana nell’ambito del cosiddetto Patto di Bologna.