Proteste in via Zamboni, Cua e Hobo: 'Parla estrema destra filo-Assad, Unibo sospenda dibattito'
Una decina di membri del collettivo Hobo fanno irruzione nell'ufficio di Presidenza della scuola di Giurisprudenza, per contestare un evento a cura di una associazione di destra sulla guerra in Siria. Il Cua presidia la sala dell'incontro
Proseguono le proteste alla scuola di Giurisprudenza di via Zamboni 22. Dopo il picchetto davanti a un'aula ad opera del Cua - Collettivo universitario Autonomo il collettivo Hobo irrompe nell'ufficio di presidenza della Scuola, interloquendo animatamente con la presidente Nicoletta Sarti, che dopo alcuni scambi verbali ha abbandonato l'ufficio.
Ai collettivi non va proprio giù la presenza, a un convegno promosso da Azione universitaria, della rivista Eurasia, chiamata a condurre un dibattito sulla Siria. Per i collettivi ingombrante e insostenibile è la figura di Caludio Mutti, editore della rivista e -si legge nella nota dei collettivi- "pensatore rossobruno che, negli anni in cui i fascisti piazzavano bombe sui treni e nelle piazze, si è distinto come militante della frangia nera stragista". Per oggi a mezzogiorno era prevista una assemblea, mentre nel pomeriggio, alle 17, è calendarizzato l'incontro contestato.
Intanto dalla presidenza della Scuola di Giurisprudenza arriva una prima motivazione: "Si tratta -spiega Sarti- di un seminario sulla situazione politica siriana, chiesto nei dovuti modi da due mesi e che prevede anche la presenza di un referente scientifico. I primi destinatari di questi nostri spazi sono gli studenti e uno dei rappresentanti in consiglio di Dipartimento, esponente di Azione Universitaria, li ha chiesti.
Quanto al covegno vero e proprio si vedrà se spostarlo o mantenerlo. E' in corso un vertice a tre tra direzione del dipartimento, presidenza e prorettorato agli studenti. I militanti nel frattempo presidiano l'ingresso della Sala d'Armi di Palazzo Malvezzi.