Suicidio via Zucchini: mentre la politica si divide, nessuno chiede i corpi delle due donne
Quasi due settimane dal ritrovamento del corpo senza vita di Vera Guidetti e tre giorni dalla morte dell'anziana madre, ma nessuno si è fatto ancora vivo per chiedere il nulla osta e dar loro sepoltura
Sono passate quasi due settimane dal ritrovamento del corpo senza vita di Vera Guidetti nella sua abitazione, dove la farmacista si è tolta la vita, dopo aver tentato di avvelenare l'anziana madre Lea Sacchi, che morirà nella notte tra il 19 e il 20 marzo al Sant'Orsola. Nessuno si è fatto ancora vivo per chiedere alla Procura il nulla osta per seppellire i loro corpi.
Dal dramma della solitudine alla polemica politica, scatenatasi in città a seguito della richiesta di ispezione avanzata dal senatore Pd Luigi Manconi per controllare l'operato degli inquirenti e in primis quello del procuratore aggiunto Valter Giovannini, a seguito del biglietto trovato in casa Guidetti, in cui la donna accusava gli inquirenti di essere stata trattata "come una criminale". Sarebbe stato un cugino a riconoscere il corpo della donna.
Oggi, la richiesta di Manconi ha incontrato l'appoggio di Sel, con il consigliere Mirko Pieralisi che ha posto un'interrogazione al sindaco Virginio Merola per chiedere che si faccia chiarezza, senza vedere un ostacolo nelle scritte di ingiuria al magistrato apparse nei giorni scorsi in città. (agenzia Dire)