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Cronaca Saragozza / Via XXI Aprile 1945

Alloggi pubblici, Merola punta a villa Celestini ed ex Beretta per giovani coppie e sfrattati

Due stabili dalle storie diverse ma che ora sono negli obiettivi del primo cittadino: 'Dentro giovani coppie e sfrattati, ne abbiamo estremo bisogno'

Il Comune di Bologna intende acquisire villa Celestina, immobile da tempo confiscato alla mafia, per ricavarne "case per sfrattati e giovani coppie". A parlarne è il sindaco Virginio Merola, oggi a margine di un'iniziativa a Palazzo D'Accursio.

Il sindaco ha già inviato la propria richiesta al direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Ennio Sodano, già prefetto sotto le Due torri. "Sono in attesa di una risposta del prefetto Sodano dell'Agenzia dei beni confiscati per quanto riguarda villa Celestina- spiega Merola- che è nostra intenzione acquisire al patrimonio pubbico". Risposta che Merola confida essere "imminente".

Villa Celestina è un immobile di circa 1.000 metri quadrati di superficie, che affaccia su viale Aldini ed è inutilizzata da molto tempo. "L'edificio è in una situazione davvero pericolante", sottolinea Merola: "Però, siccome la legge prevede questo e ci sono anche dei fondi del ministero delle Infrastrutture per i casi di beni confiscati, riuscire ad acquisirla al patrimonio pubblico ci permetterebbe di destinarla a case per sfrattati e giovani coppie così come prevedono le leggi nazionali".

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Non è tutto, perché, come riportato oggi da il Resto del Carlino, il Palazzo D'Accursio vuole acquisire anche un altro immobile ad oggi vuoto: l'ex clinica Beretta di via XXI Aprile, già oggetto negli anni passati di più di un'occupazione a scopo abitativo. "Me ne sto occupando personalmente. E' una mia idea", afferma Merola: "E' nostra intenzione acquisire, con una trattativa diretta con l'Ausl, l'immobile".
Dopo che l'Ausl "ha fatto ben due gare, andate deserte- ricorda il sindaco- la legge regionale ci permette di esercitare un diritto di prelazione, chiamiamolo così anche se non è il termine esatto, nel senso che per motivati interessi pubblici possiamo aderire ad una trattativa diretta". E il "motivato interesse pubblico, per quanto ci riguarda- spiega Merola- è trasformare quel luogo in un quartiere bello e in case di giovani coppie, di cui abbiamo estremo bisogno". (Dire)


 

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