Violenze e abusi in centro anziani: condannato il titolare e la moglie
Disposti risarcimenti per le vittime e per il Comune di San Benedetto Val di Sambro che si era costituito parte civile
Al termine del processo con rito abbreviato, sono stati condannati rispettivamente a sei anni e otto mesi e a tre anni e quattro mesi il titolare della comunità alloggio per anziani di San Benedetto Val di Sambro, e la moglie: struttura finita nella bufera dopo che i Carabinieri della compagnia di Vergato avevano scoperto le violenze e gli abusi perpetrati all'interno del centro.
I due erano accusati, assieme a due operatrici della struttura che hanno patteggiato una pena di due anni ciascuna, di maltrattamenti nei confronti di alcuni anziani ospiti, e al titolare venivano contestati anche due episodi di violenza sessuale.
La decisione del gip bolognese Domenico Truppa ha previsto nei confronti del titolare della struttura anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e alla amministrazione di sostegno, mentre per la moglie è stata disposta l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Entrambi, inoltre, sono stati condannati al pagamento delle spese processuali.
I risarcimenti
Per quanto riguarda le parti civili, infine, Truppa ha riconosciuto ai sindacati dei pensionati Spi-Cgil e Fnp-Cisl di Bologna un risarcimento di 3mial euro a testa, che sale a 8mila euro per il Comune di San Benedetto Val di Sambro.
Alle due anziane vittime di violenza sessuale sono invece state accordate delle provvisionali di 60mila e 40mila euro, mentre per gli altri otto anziani maltrattati che si sono costituiti parte civile, e per gli eredi di altre due persone nel frattempo decedute, la provvisionale è di 20mila euro a testa.