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Cronaca

Scritte e tag sui muri, Merola: 'Figli della Bologna bene, i genitori li difendono'

Così l'affondo del Sindaco, che annuncia una richiesta alla magistratura per chiedere la condanna alla ripulitura del muro

Chi imbratta i muri di Bologna con tag e scritte varie "non sono antagonisti o disperati. È gente di buona famiglia. E quando li becchiamo, i genitori li difendono". Anche per questo "chiedero' un incontro alla magistratura per vedere se si può condannare a ripulire i muri chi viene beccato a imbrattarli".

A dirlo è il sindaco Virginio Merola, questo pomeriggio durante il consiglio aperto nella sede del San Donato-San Vitale, prima tappa del tour nei Quartieri cittadini per presentare il bilancio 2019 di Palazzo d'Accursio. Merola conferma l'investimento da 500mila euro per la pulizia dei muri dai graffiti e invita i cittadini ad aderire.

"Proponiamo anche abbonamenti da 100 euro per i condomini, così la ditta passa a pulire tutto l'anno", pubblicizza il sindaco. Che poi spiega: "Non possiamo mettere un vigile per ogni muro, altrimenti il bilancio salta. Mettiamo molte telecamere. Anche io preferirei prenderli tutti, ma chi vi promette di farlo dice una balla. Noi li becchiamo, quelli che imbrattano i muri. Ma i genitori li difendono. Spesso sono ragazzi di buona famiglia, che non sanno come passare il tempo. Non sono antagonisti e disperati. E dopo tre volte che passiamo a pulire, spesso si arrendono". Anche per questo, sostiene il sindaco, "dobbiamo fare una grande battaglia di educazione civica". E non solo. "Chiederò un incontro alla magistratura- dice Merola- per vedere se si puo' condannare a ripulire i muri chi viene beccato a imbrattarli. Genitori permettendo...". (San/Dire)

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