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Cronaca Zona Universitaria / Via delle Belle Arti

Zona Universitaria: danneggiata auto di Otello Ciavatti del Comitato Piazza Verdi

Mentre la proposta delle passeggiate contro il degrado in San Vitale portano allo strappo nel PD, ad avere la peggio è stata l'auto dello storico rappresentante del Comitato. E in via Belle Arti spunta un manifesto 'anti-borghese'

Mentre le passeggiate anti-degrado in via San Vitale proposte per far fronte alla difficile situazione del quartiere hanno portato alle dimissioni del presidente della commissione Cittadinanza attiva, Amedeo Bianchi, del PD Cirenaica, continuano i danneggiamenti delle auto parcheggiate in zona.

Questa volta ad avere la peggio è stato Otello Ciavatti, rappresentante del Comitato Piazza Verdi, da anni impegnato a combattere il degrado nella zona.

"So che non ne potete più, ma poiché continuano a capitare incidenti fastidiosi è impossibile non parlarne" ha scritto sul suo profilo Facebook. Alle 19  di ieri ha scoperto vetro e specchietto rotto "Tre valigie sconosciute ficcate nel portabagagli e un borsa-beautycase sul sedile. L'interno dell'auto normalmente, ma frettolosamente rovistato". 

Ciavatti ha chiamato il 113: "Due giovani poliziotti hanno con tutte le cautele del caso, controllato le valigie: vestiario, oggetti personali, ciabatte e altre piccole cose. Poi è arrivata la Digos e infine la scientifica che ha fatto le sue perizie". Ieri mattina erano state trovate tutte le telecamere oscurate con vernice rossa e un volantino 'anti-borghesi'.
"Una giornata in centro,in Via Belle Arti. Volevamo andare al cinema in periferia, abbiamo passato un tardo pomeriggio in compagnia di giovani e simpatici poliziotti" ha concluso.

MANIFESTO. "Sabotiamo la sicurezza dei padroni". E' stato affisso in via Belle Arti a firma "alcuni indomabili" ed è una critica aperta alla vigilanza continua, agli occhi elettronici che salvaguarderebbero "ricchi, potenti, borghesi e padroni", gli unici cioè ad aver "paura di vedere infranta la loro città vetrina". Critiche al Rettore Dionigi che vorrebbe vedere la città universitaria ridotta all'obbedienza e al Sindaco Merola che sognerebbe una città-bomboniera e qualcuno "infastidito dal benessere ostentato" potrebbe decidere "di prendersi qualche soddisfazione, magari facendogli il portafoglio".

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