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Cronaca Zona Universitaria / Piazza Giuseppe Verdi

Locali in zona Universitaria: entro aprile una nuova ordinanza

Nuove regole promesse dal sindaco Merola durante l'incontro con i gestori dei locali della zona universitaria, ma anche contrasto dell'abusivismo e attività culturali

"Ci auguriamo che, come tutti gli associati del consorzio rispetteranno gli impegni presi, anche i rappresentanti delle istituzioni manterranno i propositi di deliberare i nuovi regolamenti entro i primi 20 giorni di aprile", a scriverlo il Consorzio Enjoy, che riunisce i locali della Zona Universitaria, dopo l'apertura del sindaco Virginio Merola su una modifica dell'ordinanza che li obbliga a chiudere all'una di notte. 

Nuove regole dunque ad aprile, ha promesso il sindaco Virginio Merola nell'incontro con i gestori, assicurando che sarà ffrontato anche il nodo spinoso degli assembramenti all'esterno dei locali.

 "E'' importantissimo che il cambio di direzione sia intrapreso prima che il bel tempo primaverile porti all'invasione'' degli spazi pubblici da parte di persone dalla condotta scorretta e illegale", dicono i gestori che rimangono fermi su un punto "senza certezze sui punti problematici sollevati, il consorzio si riserva di procedere con il ricorso al Tar contro la attuale ordinanza e di intraprendere nuove iniziative di protesta e proposta nell''interesse delle attività e della vivibilità della zona universitaria". 

L'ordinanza avrebbe prodotto anche un aumento di episodi di microcriminalità nella zona, tanto da definirla "pro-degrado", quanto meno non ha rappresentato un deterrente. L'eventuale accordo con l''amministrazione prevede inoltre la integrazione da parte del Comune del regolamento di Polizia urbana per contrastare il consumo di alcool in strada, per regolamentare la vendita di alcoolici da parte dei negozi di vicinato, e per il contrasto all'abusivismo nella vendita degli alcoolici. In ogni caso, per aumentare il controllo e la sicurezza nelle zone più a rischio della zona universitaria è previsto anche l''utilizzo di una task force in borghese. L'amministrazione, peraltro, sta studiando un modo per regolamentare le future aperture di nuove attività nella zona universitaria e si è impegnata a creare attività culturali che ravvivino la zona "per renderla più sicura e culturalmente attiva". 

SPACCIO. "Sono due o tre i luoghi  ormai fisicamente occupati da gruppi di spacciatori che si fanno la guerra tra loro per il controllo del territorio e per ragioni religiose - ha spiegato Otello Ciavatti del Comitato Piazza Verdi, a Bologna Today - e non più di dieci giorni fa le tracce di sangue sui pavimenti sotto il portico di Piazza Scaravilli ci hanno confermato che la notte i cocci delle bottiglie si trasformano in armi. Alcune zone sembrano più adatte di altre per vendere droga senza troppi rischi. Sono via del Guasto angolo Zamboni, il colonnato di Piazza Scaravilli, il portico di Palazzo Poggi, il portico di San Giacomo Maggiore e i primi 50 metri di via Petroni". 

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