rotate-mobile
Cronaca Via Zamboni

Notti rumorose in zona universitaria, ancora proteste: 28 denunce

Ancora polemica per i decibel troppo elevati durante le notti bolognesi. Disturbo alla quiete pubblica e manifestazione non preavvisata: le accuse contro 28 aderenti all'iniziativa musicale "Brain runner"

Non si placano le polemiche intorno agli schiamazzi notturni fuori dai locali e nelle zone calde della movida bolognese. Questa volta a sollevare le polemiche l’evento “Brain runner”, una tre giorni di “musica-cultura-riappropriazione” organizzata dal Cua di Bologna in zona universitaria dal 17 al 19 maggio. Già dalla prima serata, decibel troppo elevati erano stati lamentati dai i residenti, che avevano chiamato la Polizia per porre fine al baccano nelle strade.

All’indomani delle lamentele 28 persone, aderenti alla manifestazione, sono state denunciate: per loro i reati contestati, secondo quanto riferito dalla Questura, sono manifestazione non preavvisata e disturbo della quiete pubblica.

Gli indagati dovranno rispondere anche di una serie di sanzioni amministrative, relative all’occupazione di suolo pubblico, al rumore e alla somministrazione di bevande. Le denunce si riferiscono in particolare alle serate del 17 maggio in piazza Scaravilli e del 18 in via Zamboni.

"BRAIN RUNNER" - La kermesse organizzata dal Cua Bologna - collettivo universitario autonomo - era stata pubblicizzata in rete: online si parla di una “tre giorni in zona universitaria subito dopo le elezioni amministrative, perchè i sindaci cambiano ma le lotte ed i conflitti della zona universitaria restano”. L’iniziativa si componeva di “dibattiti e concerti serali in piazze, strade e giardini con la partecipazioni di comitati, docenti e artisti”. Hanno preso parte alla manifestazione anche il gruppo degli Almamegretta.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Notti rumorose in zona universitaria, ancora proteste: 28 denunce

BolognaToday è in caricamento