Bredamenarinibus, ipotesi di accordo: 'Più di così non si poteva fare'
E' l'esternazione del segretario regionale di Fiom-Cgil, sull'intesa ipotizzata dopo 12 ore di discussione sul futuro dell'azienda e il cruccio che - con l'intervento dei cinesi- si porti la produzione dei bus lontano dalle Due torri
E' andato per le lunghe l'incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico sul destino della Bredamenarinibus: dove Fiom-Cgil, Comune di Bologna e Regione erano decisi a ottenere le garanzie che il progetto della nascita dell'Industria italiana autobus, con l'intervento forte dei cinesi di King long, non finisse per portare la produzione di bus lontano dalle Due torri.
Dopo "serie complicazioni", sorte intorno al tavolo di discussione - come aveva sottolineato durante la riunione, via social network l segretario regionale della Fiom-Cgil, Bruno Papignani - e oltre 12 ore di trattativa, si è raggiunta una ipotesi di accordo. Un'intesa che però - ha tenuto a sottolineare Papignani - "sarà sottoscritto venerdì mattina solo se ci sarà il mandato dei lavoratori".
Si tratta del passaggio di BredaMenariniBus a Industria italiana Autobus. "Intesa difficile ma necessaria - ha sottolineato il segretario Fiom-Cgil - del resto Finmeccanica avrebbe ceduto ugualmente l'azienda, dopo averla ridotta ad una larva. C'è un documento del governo teso a garantire il piano industriale, c'è il mantenimento delle attuali condizioni per tutti i lavoratori e anche per chi verrà assunto, c'è un piano industriale che pur fragile rende possibili alcune produzioni solo a Bologna oltre alla progettazione. Mantenimento pieno dell'occupazione".
Insomma l'accordo lascia trapelare la perplessità del sindacato, che però cede affermando "Più di così proprio non si poteva fare".
Più positiva l'amministrazione locale. "L'accordo raggiunto ieri sul futuro della Bredamenarinibus è molto importante sia per la forma, sia per il contenuto, ed assume - specie in questo momento di grave difficoltà economica per tutto il Paese - un significato particolare. Si dimostra come la collaborazione tra Istituzioni (Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna) e le parti sociali, in primo luogo il sindacato dei lavoratori, permetta di difendere l'occupazione, i diritti dei lavoratori e di tenere insieme sviluppo economico e coesione sociale". Così, in una nota congiunta Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, e Matteo Lepore, assessore all'Economia del Comune di Bologna, commentano l'esito della trattativa conclusasi a Roma a notte fonda . In particolare Saliera e Lepore sottolineano come "con questo accordo il Governo sancisce come il polo industriale debba essere al centro della produzione di nuovi autobus, con evidenti risvolti occupazionali e anche ambientali visto che i nuovi mezzi ecologici e moderni serviranno a svecchiare i parchi mezzi delle città italiane, obiettivo per il cui raggiungimento il Governo si è detto anche d'accordo sull'investire fondi nazionali". La vicepresidente della Regione e l'assessore del Comune di Bologna ribadiscono, poi, come "sarà compito delle Istituzioni in accordo con le parti sociali vigilare perché tutti i soggetti interessati mantengano fede agli impegni presi".